La Guida - L'informazione quotidiana in Cuneo e provincia

Venerdì 22 novembre 2024

Accedi a LaGuida.it per leggere il giornale completo.

Non hai un accesso? Abbonati facilmente qui.

Rubò monete dalla cassa di un bar, condannato a un anno di carcere

Pena ridotta in appello per un 50enne che era accusato anche del furto aggravato di una bicicletta, i fatti avvennero a Cuneo

La Guida - Rubò monete dalla cassa di un bar, condannato a un anno di carcere

Cuneo – Era stato condannato in primo grado a nove anni di reclusione per il furto di 150 euro in monete dalla cassa del bar Principe di via Amedeo II e di una bicicletta, ma in appello la pena è stata ridotta a un anno di reclusione. È la vicenda di G. C., 50enne calabrese domiciliato a Cuneo che la sera del 10 dicembre 2020, mentre le strade erano deserte per via del coprifuoco, era stato visto allontanarsi dalla caffetteria a bordo di una bicicletta. Il rumore della serranda del bar aveva svegliato un residente che si era affacciato alla finestra e aveva visto l’uomo. Dopo aver chiamato la Polizia lo aveva descritto agli agenti, che lo rintracciarono poco dopo al Rondò Garibaldi. G. C. era a piedi ma in tasca aveva esattamente il contenuto del cassetto delle monete del registratore di cassa. Disse che aveva litigato con la compagna e che aveva preso un po’ di spicci per comprare un biglietto del treno per Torino. La bicicletta venne trovata qualche ora dopo in via Toselli ma era di un colore diverso da quello descritto dal testimone, bianca e blu anziché rossa, ed è stato questo l’elemento (sottolineato dall’avvocato Leonardo Roberi a difesa dell’imputato nel corso del processo d’appello) che ha fatto decadere l’accusa di furto aggravato della bicicletta, poiché commesso in abitazione; è rimasta solo la condanna per il furto delle monete che poi vennero restituite al proprietario della caffetteria. Considerati i numerosi precedenti dell’uomo, specifici per furto ma anche per ricettazione ed evasione, in primo grado G. C. venne condannato nel febbraio dello scorso anno a nove anni di reclusione con la pena accessoria di due anni di casa di reclusione e la dichiarazione di delinquenza abituale. Con l’assoluzione dal furto della bicicletta e il riconoscimento delle attenuanti equivalenti alle aggravanti contestate il calcolo della pena si è però ridotto a un anno di carcere.

La Guida - testata d’informazione in Cuneo e provincia

Direttore responsabile Ezio Bernardi / Editrice LGEditoriale s.r.l. / Concessionaria per la pubblicità Media L.G. s.r.l.

Sede legale: via Antonio Bono, 5 - 12100 Cuneo / 0171 447111 / info@laguida.it / C.F. e P.IVA: 03505070049
Aut. Tribunale di Cuneo del 31-05-1948 n.12. Iscrizione ROC n. 23765 del 26-08-2013

La Guida percepisce i contributi pubblici all’editoria previsti dalle leggi nazionali e regionali.
La Guida, tramite la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Privacy Policy Amministrazione trasparente