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Domenica 24 novembre 2024

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Sull’estensione del Parco del Monviso scendono in campo gli ambientalisti

Le associazioni di protezione ambientale favorevoli alla proposta del Comune di Pontechianale

La Guida - Sull’estensione del Parco del Monviso scendono in campo gli ambientalisti

Pontechianale – Le associazioni di protezione ambientale appoggiano la decisione del Comune di Pontechianale di costituire un’area naturale protetta nella zona dei Laghi Blu (nella foto), Bes e Tour Real. Il documento è sottoscritto da: Cai Commissione Tutela Ambiente  montano di Liguria Piemonte Valle d’Aosta; Cai Regione Piemonte; Cai Monviso Sezione di Saluzzo; GrIG (Gruppo Intervento Giuridico); Lega abolizione della caccia; Lega antivivisezione; Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta; Lipu  Mountainwilderness; Pro Natura Piemonte.
I firmatari spiegano: “È una proposta che era stata già avanzata alla costituzione del Parco del Monviso ma poi stralciata. Il territorio interessato è di grande pregio naturalistico e paesaggistico per la presenza di praterie alpine, torbiere e laghi, un altopiano da cui si godono notevoli panorami sui monti circostanti e sul Monviso che costituisce una frequentata meta di escursioni. Inoltre è storica la presenza dell’uomo che si manifesta attraverso il pascolo, attività che potrebbe continuare a svilupparsi in modo sempre più responsabile e conforme alle risorse naturali”.
E ancora: “La proposta è perfettamente in linea con l’articolo 9 della Costituzione e con le indicazioni della strategia europea per la Biodiversità per il 2030… Lo sviluppo equilibrato dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, è uno degli obiettivi del Parco, un obiettivo certamente da perseguire, ma anche un volano per l’economia del territorio. Ne sono dimostrazione le molte richieste di entrare a fare parte del Parco del Monviso. Una gestione ragionata di un’area di tale pregio naturalistico e paesaggistico porterebbe anche ad una corretta manutenzione dei sentieri. Consentirebbe, inoltre, di monitorare i flussi turistici. La tesi, espressa da taluni, per cui la costituzione di un Parco favorirebbe il diffondersi della peste suina, poiché in quell’area i cinghiali non andrebbero cacciati, pare davvero paradossale”.
Le associazioni firmatarie appoggiano la proposta di costituzione dell’area protetta e si augurano che l’area naturale venga al più presto realizzata.

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