Un romanzo distopico ambientato nel nostro territorio piemontese nel 2065. L’ambiente naturale e umano è sconvolto dalla crisi climatica, dalla miseria che genera violenza e caos sociale. La gente pensa a emigrare verso il nord, ma sono viaggi che spesso finiscono in tragedia: anche oltre confine prevale l’opportunismo del più forte. È così che Mara si trova separata dalla figlia Amma. L’una e l’altra vivono le loro tragedie sorrette dalla speranza di potersi ritrovare. Il racconto si snoda seguendo alternativamente le due donne, i loro incontri con qualche sprazzo di umanità che ancora resiste nella certezza che “ci sarà ancora bellezza”.
Lo sfregio 2065
Nadia Benni
Primalpe
15 euro