“In realtà tutti veniamo da un altro mondo, quello della luce”. Nella narrativa queste parole si direbbero un espediente letterario, stratagemma per costruire un racconto. Ma nel mondo della fantasia infantile hanno una “concretezza” capace di coinvolgere nella finzione, complice la fantasia.
Non solo strumento con la finalità di strutturare un testo, ma parte integrante dell’esperienza di lettura. Si arriva all’epilogo di questo libro e si capisce quanto questo “Mondo della Luce” sia carico di significato nella favola per i giovani lettori.
Così ecco Punto che dal Mondo della Luce scende sulla Terra incarnandosi per sette volte in altrettanti esseri viventi. Dal testardo seme di Ginko Biloba, che cresce nel cortile di una scuola, al delfino, che aiuta l’umano, dal gattino sordo a Becchina, la gallina contestatrice, dalla coppia di tigrotti siamesi al bambino “finto bullo” fino a Cichi la cicogna che ogni anno ritorna dalla sua compagna. È tutto un rincorrersi di personaggi a cui la fantasia affida di volta in volta valori su cui costruire la vita. Solidarietà, amicizia, rispetto, amore sono nel cuore delle singole storie cui il tema delle “sette vite come un gatto” offre l’occasione per diventare racconto.
Ed è significativo la quasi impercettibile svolta nell’epilogo, allorché l’autrice passa al racconto in prima persona rendendo manifesto l’espediente, ma soprattutto coinvolgendo in prima persona il piccolo lettore: “chissà quante emozioni tu ed io abbiamo già sperimentato”.
La vita si dispiega allora con il suo “mantello dell’ombra”, non già pauroso e terribile, ma utile per rendere più preziosa la luce perché “se vuoi vedere quanto è bella una candela, devi chiedere a qualcuno di spegnere la luce nella stanza”.
E la postfazione, da leggere con attenzione, chiarisce tutto.
7 VITE COME I GATTI
di Grazia Liprandi
Editrice Albatros
12,5 euro