Cuneo – Venerdì 7 luglio dalle 15.30 alle 17.30, il Museo Civico di Cuneo aprirà le porte dei depositi delle collezioni museali cuneesi di Palazzo Santa Croce (via Santa Croce 6), per mostrare per la prima volta al pubblico i reperti ritrovati negli scavi della necropoli longobarda di Sant’Albano Stura, la più grande d’Italia e da poco trasferiti da Torino a Cuneo.
Grazie alla guida del funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo, Gian Battista Garbarino, i visitatori potranno vedere in anteprima i corredi longobardi conservati a Cuneo attraverso tre visite guidate in programma alle ore 15.30, 16.30 17.30. Per partecipare bisogna prenotarsi telefonando allo 0171/634175 e scrivendo una mail a museo@comune.cuneo.it. L’iniziativa si inserisce nel programma dell’ArcheoDay, che prevede alle 11,30, nel Salone d’onore del Municipio di Cuneo (via Roma 28), la presentazione della prima edizione del “Cuneo Archeofilm” (Festival Internazionale del cinema di Archeologia Arte Ambiente) e degli stessi ritrovamenti archeologici longobardi. Tutti gli eventi rientrano nel progetto europeo Interreg IV A Alcotra 2021/2027 – P.E.P.A. Patrimonio ambientale culturale – approcci interdisciplinari e strumenti innovativi, di cui il Comune di Cuneo è partner.
Tutti i reperti non ancora esposti, e ritrovati nelle 842 scavate a Sant’Albano Stura, sono stati consegnati nell’autunno 2022 in deposito al Museo Civico di Cuneo dalla Soprintendenza, che ha autorizzato il Comune di Cuneo, appoggiando il progetto e collaborando fattivamente all’organizzazione degli spazi, a trasferire i ritrovamenti di Sant’Albano Stura e i beni culturali civici e statali non esposti nei percorsi museali ma dislocati in vari magazzini della città, al terzo piano dell’ex Ospedale di Santa Croce in Cuneo. L’omonimo Palazzo è stato inaugurato nel 2017 dopo un intervento di ristrutturazione e di restauro volto a creare un centro culturale polifunzionale per accogliere, oltre al deposito delle collezioni museali e ad alcuni fondi archivistici, anche la biblioteca 0-18, con l’intenzione di sperimentare nuove modalità di fruizione culturale.
Oggi il deposito accoglie una grande quantità e varietà di beni culturali: artistici (230 quadri, sculture in marmo e bronzo); storico-documentari (collezioni numismatiche antiche e moderne, calchi in gesso); etnografici e antropologici (oggetti e arredi lignei, armi d’epoca, costumi tradizionali, abiti d’epoca, bambole, tessuti e paramenti sacri); naturalistici (minerali, animali imbalsamati di proprietà civica); archeologici di proprietà sia civica (circa 450 reperti di collezioni extraterritoriali) che statale (corredi della necropoli longobarda di Sant’Albano Stura, laterizi, ceramiche, reperti in metallo, vetro, osso, pietra, per un totale di quasi 8.000 reperti).
Una selezione dei corredi meglio conservati di età longobarda, provenienti dagli scavi archeologici condotti a Sant’Albano Stura fra il 2009 e il 2011, sono già esposti dal 2016 nel salone al primo piano del Museo Civico di Cuneo (Via Santa Maria 10), attraverso un allestimento originale, innovativo, inclusivo verso i nuovi pubblici dei musei e al passo con le più moderne tecnologie, realizzato grazie a risorse comunali e della Fondazione CRC. Nell’estate 2021, inoltre, presso la cappella di Sant’Antonio a Sant’Albano Stura, è stato aperto al pubblico un ben riuscito spazio espositivo dedicato ad altri corredi provenienti anche una volta dalla necropoli longobarda più grande d’Italia, scoperta in frazione Ceriolo a Sant’Albano Stura.