Torino – Durante la messa celebrata ieri, sabato 24, in onore di San Giovanni (patrono di Torino) l’arcivescovo Roberto Repole ha riflettuto sulla crescente disuguaglianza che il progresso tecnologico ed economico sta creando nella popolazione piemontese e italiana: “C’è certamente una crisi socio-economica. Se però spingiamo sull’acceleratore sul progresso economico e sul progresso tecnico, bisogna guardare alcuni danni che si creano nelle vite delle persone, se questi non sono inseriti in un orizzonte di senso”.
Sulle difficoltà di accesso ai servizi elettronici delle istituzioni (prenotazioni, richieste di documenti, pagamenti) che molti anziani continuano a riferire anche nel territorio di Cuneo e provincia, Repole ha commentato: “Continuiamo a dire, giustamente, che dobbiamo svilupparci tecnicamente, però dopo poi bisogna anche sapere che c’è tutta una fetta di persone per le quali lo sviluppo tecnico, se non è accompagnato da altre dimensioni, appunto, culturali e sociali, significa un senso di solitudine ancora più profondo.”