Peveragno – Alla fine quella che pareva essere una scaramuccia tra Comuni, sanabile una volta risolti gli aspetti economici, si è trasformata in un terremoto, che di fatto segna una fase nuova per quanto incerta, per l’Unione Montana delle Alpi del Mare.
Questa sera 22 giugno il consiglio comunale bovesano è chiamato a votare la proposta di recesso dalla convenzione della funzione di “Polizia municipale e polizia amministrativa locale” con l’Unione Montana Alpi del Mare, finalizzato allo scioglimento. La causa, secondo l’amministrazione bovesana, è da imputare al mancato pagamento del debito contratto dal Comune di Peveragno.
“Il Comune di Peveragno non ha saldato l’ultima parte di quanto dovuto – la replica del sindaco Paolo Renaudi – per un motivo molto chiaro: manca parte della documentazione tecnica ed economica, richiesta dagli uffici del mio Comune, per giustificare le richieste di rimborso a suo tempo avanzate dall’Unione dei Comuni.
In sostanza, la scadenza del 20 maggio (prima parte dei pagamenti) è stata rispettata (pagamento effettuato il 03/05). La seconda parte, ovvero il saldo conclusivo, è stata pagata per il 70% come da determina del 06/06. Così come è stato pagato quanto dovuto e documentato relativo al primo trimestre 2023. Per il saldo conclusivo si era in attesa di documentazione integrativa che giustificasse con esattezza quanto richiesto, visto che devono essere rispettati una serie di requisiti previsti dalla convenzione in essere e che non trovavano piena giustificazione nella documentazione ad oggi in possesso del Comune di Peveragno. E’ pervenuta per ora una prima proposta di integrazione (inviata il 20/06 in bozza) e non è stata ancora fornita tutta la documentazione richiesta.
L’intera somma a saldo di quanto dovuto è stanziata nel bilancio comunale (deliberazione di consiglio del 24/05) ed è vincolata alla destinazione per rimborso spese convenzione polizia locale. Ovvero i soldi ci sono e sono vincolati alla destinazione indicata, e in gran parte sono già stati versati. Si attende documentazione integrativa per chiudere il pagamento. E visto il clima pesante che si respira intorno al palazzo comunale di Peveragno, volutamente alimentato da articoli, proclami e dichiarazioni varie, il saldo verrà eseguito soltanto a ragion veduta a seguito di presentazione della documentazione concordata, perché nessuno, meno che mai il sindaco di Peveragno e la sua maggioranza, vuole vedere qualche proprio funzionario finire sotto la lente della Corte dei Conti per qualche pagamento “improvvido” che, ne siamo sicuri, sarebbe immediatamente oggetto di segnalazione alla Magistratura Contabile. Venga quindi prodotta la documentazione richiesta, e finiremo di saldare anche l’ultima minoritaria frazione di importo dovuto. Si sottolinea che in questi giorni erano in corso dialoghi sereni e costruttivi fra gli uffici dei due Enti (Comune e Unione) per arrivare in tempi brevi a un totale allineamento della documentazione e quindi ad un rapido saldo di quanto dovuto. Dispiace che da una situazione di difficoltà amministrativa dovuta a tanti fattori, tutti giustificabili, ma non certo a volontà politica di non pagare, nasca una polemica sterile, gratuita ed esagerata che mette soltanto in difficoltà il personale del Comune di Peveragno e adesso anche quello dell’Unione Montana, rovinando il clima di collaborazione che da molti anni caratterizzava i rapporti fra i Comuni di Peveragno, Boves e gli altri Comuni dell’Unione”.