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Domenica 22 dicembre 2024

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Accusa di violenza privata ma non c’è querela: niente processo

Il fatto nell'agosto 2020 a Dronero, coinvolta una 13enne importunata da un uomo: ma per la legge Cartabia non c'è più procedibilità d'ufficio

La Guida - Accusa di violenza privata ma non c’è querela: niente processo

Dronero – Si è concluso con un non luogo a procedere per mancanza di querela il processo per violenza privata a carico di M. K., cittadino albanese, accusato di aver importunato, nell’agosto 2020, una tredicenne mentre questa camminava in strada. La giovanissima aveva raccontato di essere da poco uscita di casa quando le si sarebbe affiancato in auto l’imputato che le avrebbe offerto un passaggio. La giovane aveva fatto finta di niente ma quello avrebbe insistito tanto da indurla a rispondere che non voleva passaggi. A quel punto l’uomo invece di desistere avrebbe fermato l’auto e dopo essere sceso l’avrebbe afferrata per un braccio urlandole contro in modo volgare se voleva il passaggio in auto e poi le avrebbe dato una spinta facendola cadere a terra: “Non era una spinta forte ma io ero paralizzata dalla paura e sono caduta a terra”, aveva riferito la ragazzina che chiamò subito il padre e lui le suggerì di prendere nota di tutto quello che ricordava, dal tipo di auto all’abbigliamento dell’uomo. Il giorno dopo, mentre si trovava in compagnia della madre, la ragazzina rivide l’uomo e segnò il numero di targa dell’auto. Dalla segnalazione ai Carabinieri si risalì a M. K., finito a processo con l’accusa di violetta privata. In aula l’uomo si è difeso rigettando l’accusa e raccontando che quel giorno, dopo aver accompagnato la moglie in un paese vicino, era passato davanti alla fermata dell’autobus dove c’erano due ragazze e un signore e aveva chiesto se qualcuno aveva bisogno di un passaggio; alla loro risposta negativa aveva alzato il finestrino e se ne era andato. Conoscendo lo zio della giovane, dopo la segnalazione ai Carabinieri, si era offerto di chiarire il fatto con la famiglia. Arrivato alle battute finali però il pubblico ministero in sede di discussione non ha rilevato che il caso rientrava tra quelli per i quali la legge Cartabia non prevede più la procedibilità d’ufficio, e poiché la famiglia aveva solo fatto una segnalazione e non una querela formale ai Carabinieri, il giudice su richiesta delle parti ha disposto il non doversi procedere.

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