Borgo San Dalmazzo – Una parte della caserma degli alpini “Mario Fiore” diventerà sede di un distaccamento del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. La notizia, circolata nei giorni scorsi, è stata ufficialmente confermata ieri (giovedì 8 giugno) nella riunione del consiglio comunale.
Il Comune, proprietario del compendio dal 2015, cederà ai Vigili del Fuoco circa la metà dell’area, precisamente 26.437 metri quadri su un totale di circa 55.000. Si tratta della porzione più a valle (verso Cuneo), compresa tra via Cuneo a ovest e via Mangiacane a nord e a est, su cui insistono diversi edifici tra cui la caserma vera e propria dove c’erano le camerate dei militari, la palazzina comando, alcuni magazzini e l’ex mensa, oltre a diversi cortili.
Per illustrare il progetto è intervenuto il comandante provinciale Corrado Romano. “Sarà una specie di secondo comando, presidiato 24 ore al giorno. La scelta è ricaduta su questo sito perché esistono diversi edifici adatti alla nostra attività e per la posizione strategica rispetto alle tre vallate, ma nel contempo vicina al Comando provinciale. Non ci saranno modifiche ai volumi edilizi esistenti, solo interventi di manutenzione straordinaria con fondi del Ministero dell’Interno. Tutta l’area avrà una nuova illuminazione e un impianto di videosorveglianza. Su tre lati verrà mantenuta la recinzione esistente, all’interno verrà delimitata l’area di nostra competenza”.
“Un momento importante per la città – ha commentato la sindaca Roberta Robbione -, comincia a prendere forma e sostanza il lavoro dell’ultimo anno. Rispetto alle progettazioni precedenti ripartiamo da zero, per ridare vita alla caserma, così cara ai borgarini e a tanti ex alpini. L’obiettivo è di fare diventare quest’area una cittadella dedicata alla tutela e soccorso del territorio, oltre che alla sicurezza. Con questa operazione Borgo viene riportata al centro delle tre vallate”.
E ha aggiunto: “Abbiamo subito iniziato a ragionare sulla porzione che rimane, c’è un discorso avviato con Protezione Civile e associazione Anti incendi boschivi (Aib). Proseguiamo sulla via della programmazione partecipata”.
Favorevole all’operazione anche la minoranza. “Eravamo contrari all’idea dell’ostello – ha detto Luca Basteris del gruppo Borgo per tutti – Questa ci sembra la soluzione ottimale per preservare gli edifici esistenti e la storia legata ad essi”.
Il progetto di recupero
In un cortile verrà realizzata una pista per l’atterraggio degli elicotteri e una grande vasca da utilizzare come riserva idrica.
Fabbricato A (lungo via Cuneo): ospiterà le autorimesse, in particolare tutti i mezzi della Colonna Mobile del Comando di Cuneo, una delle più consistenti di tutto il Piemonte.
Fabbricato B (ex palazzina Ufficiali): sarà utilizzato per uffici, attività amministrativa e corsi di formazione.
Fabbricato C (ex magazzino) verrà ristrutturato in una seconda fase per ricavare depositi per materiali e attrezzature
Fabbricato D: altro deposito per materiale di supporto alla logistica e di piccola componentistica
Nell’area libera tra i fabbricati C e D sarà possibile realizzare un ampliamento con un hangar telonato (no edifici in muratura)
Edificio E (ex mensa e ricreazione) verrà destinato a area museale dove raccogliere i mezzi storici attualmente dislocati in varie sedi della provincia. Sarà anche la sede dell’Associazione Vigili del Fuoco in congedo che si occuperà dei mezzi e dell’archivio cartaceo, con una sala per ospiti e scolaresche.
Edificio F (quello di tre piani fuori terra, a fianco dell’ingresso principale, che ospitava le camerate dei soldati): servirà per uffici e attività di formazione. Ai piani superiori ci saranno alloggi per il personale impegnato in attività di formazione e per gli allievi nel periodo di prova.
Edificio G: attività formativa e di addestramento.
Edificio H (basso fabbricato): destinato a deposito di materiale utilizzato dai Vigili del Fuoco in congedo e per attività di diffusione della sicurezza nelle scuole.
Edificio I: si tratta della piccola cappella interna, che verrà mantenuta e resterà a disposizione del Comune per momenti di celebrazione religiosa o particolari ricorrenze. Sarà anche un luogo della memoria.
Ancora il comandante Romano: “Ci sarà la possibilità di organizzare convegni. L’obiettivo è quello di conservare il più possibile lo stato originario degli edifici. La sede del Comando provinciale ha limiti di spazio. Il territorio beneficerà di questo insediamento, che aumenta lo standard di sicurezza”.