Cuneo – Ci vogliono risorse umane e percorsi dedicati per guarire i disturbi del comportamento alimentare, una patologia in espansione epocale, che in 4-5 anni è cresciuta del 200% e che si manifesta in età sempre più precoce (intorno agli 8-9 anni) negli adolescenti, fortemente influenzati dai social media.
Di questo argomento si è parlato nel pomeriggio di ieri, giovedì 8 giugno, a Villa Tornaforte di Madonna dell’Olmo, in un incontro organizzato con la Fondazione Ospedale Cuneo Onlus, con la partecipazione della psichiatra e psicoterapeuta, direttrice della Rete per i disturbi del comportamento alimentare della Usl 1 dell’Umbria, Laura Dalla Ragione; il direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asl Cuneo 1, Francesco Risso, e lo psicologo, psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica, Maurizio Arduino.
I relatori, dopo un breve intervento, hanno risposto alle domande dei presenti, tra cui operatori sanitari, genitori, insegnanti e adulti impegnati nel mondo dello sport.
È emerso il ruolo fondamentale dei social (soprattutto Instagram e Tic Toc) nella diffusione di questo disturbo, in ragazzi per i quali il corpo diventa un’ossessione e la strada per trovare una solida identità risulta sempre più difficile.