Gozzano – Trenta maratone, le prime vittorie e una grande impresa che lo rende a tutti gli effetti fra i più forti ultramaratoneti italiani. E’ questo il risultato che Gianluca Coniglio porta a casa dal lungo fine settimana nel Quadrortathon. Una maratona al giorno per quattro giorni consecutivi attorno al Lago d’Orta. L’atleta della Boves Run ha centrato due vittorie parziali, un secondo posto nella classifica generale e, soprattutto, ha dimostrato tenacia, tecnica, motivazione e resistenza. Privato anche lui della possibilità di prendere parte alla 100 km del Passatore, annullata a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, Coniglio non si è demoralizzato, non ha voluto vanificare l’allenamento degli ultimi mesi e si è iscritto alla manifestazione promossa dall’Asd Orta 10 in 10. “La fatica non è mai sprecata. Soffri ma sogni” raccontava Pietro Mennea in una intervista. Ed ecco che allora, Gianluca ha deciso di confrontarsi con i migliori interpreti delle ultramaratone.
L’inizio, condizionato da un errore di percorso (3 km in più effettuati dal bovesano), lo ha messo nella condizione di inseguire gli avversari quasi come il cavallo di rincorsa del Palio di Siena. In questo frangente è però emersa tutta la maturità sportiva (e l’invidiabile capacità di recupero fisico) del cinquantenne bovesano che ha rimediato nel migliore dei modi aggiudicandosi la seconda e la terza frazione correndo sempre accanto a quello che è un punto di riferimento per tutti i maratoneti italiani: “Re” Giorgio Calcaterra. Bello in particolare l’arrivo mano nella mano con il tre volte Campione Mondiale dei 100 km (e per dodici volte consecutive campione nella 100 km del Passatore) nella seconda tappa, quella più dura con la scalata ai 1100 metri del Mottarone. Un capolavoro sportivo che ha unito i due amici-rivali anche nella terza frazione con 740 metri di dislivello fino alla Madonna del Sasso e la nuova vittoria di Coniglio. Posizioni che si sono invertite nell’ultima prova in cui Calcaterra ha superato il bovesano nella bella maratona attorno al Lago d’Orta. Classifica finale quindi con l’atleta romano vincitore in 13h08’14’’, Coniglio in 13h31’30’’ e Georg Neuhold 14h35’43’’. Fra le donne trionfo finale per Mirella Hilaj.
“E’ una grande soddisfazione – ha commentato all’arrivo il podista di Boves -. Il risultato di oggi è il punto finale di una preparazione che parte da lontano. Sono felice di aver corso l’ultima maratona ancora più veloce delle altre. Quest’ultima prova in particolare l’ho corsa con la testa. Il recupero è stato molto difficile ma corro per passione. E la passione è ciò che mi ha permesso di andare fino in fondo. Sono onorato di aver corso accanto a quel gran campione nello sport e nella vita che è Calcaterra”.
Il percorso sportivo di Coniglio è stato un crescendo di fatica e di risultati. “Più grande è la fatica e più grande è la gloria” scriveva nel XVII secolo il drammaturgo francese Pierre Corneille. Ed ecco che l’atleta bovesano ha messo in fila risultati di prestigio nelle più importanti maratone in Italia e nella prima partecipazione alla 100 km del Passatore. Ciliegina sulla torta, questa bella avventura fatta di quasi 170 km in quattro giorni (e totali 3000 metri di dislivello). Km da percorrere sulla scia di quello straordinario campione che è Giorgio Calcaterra (classe 1972), esempio di tecnica, determinazione ed umanità. Elementi che animano anche Coniglio. Basti pensare che negli ultimi mesi, il bovesano ha messo a disposizione la sua esperienza accompagnando ai loro obiettivi, i podisti in qualità di “pacer” nelle maratone di Torino, Roma e Milano. Ora, con questi risultati nel palmares, si possono aprire nuove prospettive per l’atleta che ha già nel mirino ambiziosi traguardi. Sicuramente il più impegnativo lo vedrà nuovamente protagonista insieme con Giorgio Calcaterra a settembre. Entrambi saranno infatti fra gli atleti della 6xsempre di Cuneo, la gara a oltranza e con risvolti benefici, che avrà fra i principali attori anche Marco Olmo e Sara Pastore. E se il bovesano saprà confermarsi, accanto a Re Giorgio, potremo trovare spesso il “Principe” Gianluca.