Torino – La sanità piemontese come la Juventus. Il vice presidente del Consiglio, Daniele Valle, commenta con un paragone calcistico il 7° posto nella graduatoria nazionale sui Lea (Livelli essenziali di assistenza), cioè tutte quelle prestazioni e servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso le tasse.
“Nel giro di cinque anni – scrive l’esponente del Pd in una nota stampa – il Piemonte è sceso dal primo al settimo posto nella graduatoria sui LEA. A dirlo non è il Pd. A dirlo non è neppure il presidente Cirio, stranamente afono quando non si devono fare annunci. Imitando una squadra di calcio della nostra città abbiamo abbandonato lo scudetto (2017, Giunta Chiamparino) e ora ci accontentiamo di un posto in Conferenze League. Ma al di là della posizione in graduatoria, colpisce la débâcle sul versante dei servizi territoriali e il punteggio più basso in Italia per quanto riguarda le liste d’attesa. Lo abbiamo detto più volte e ora lo ripetiamo: i risultati “straordinari” sbandierati da Cirio e Icardi sui tempi di attesa sono fasulli. Ce lo dicono i cittadini che ogni giorno scrivono al portale della campagna del Pd “Stop liste d’attesa” denunciando l’impossibilità di prenotare visite ed esami, ce lo dicono gli operatori del Cup regionale, ora lo certifica anche il Governo Meloni che dobbiamo ringraziare per l’obiettività che non ha sconti alla Giunta amica di Cirio. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: sono due le azioni necessarie per invertire la rotta, ovvero più assunzioni stabili e realizzazione di nuovi ospedali. Ora di fronte alla fotografia del ministero della Sanità speriamo che Cirio si riconnetta con la realtà e passi dagli annunci ai fatti concreti”.