Cuneo – Una raccolta fondi per aiutare chi è rimasto coinvolto nell’alluvione in Emilia-Romagna è stata indetta da Caritas Italiana che ha seguito subito con apprensione quanto accaduto.
“Come dimensione e come numero di sfollati questa tragedia non ha precedenti” – ha ricordato il Presidente della CEI e Arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi al termine dell’Assemblea dei Vescovi il 25 maggio – “È fondamentale – ha proseguito– che si lavori insieme e nella maniera migliore, in una logica di buon senso. Di fronte a problemi di queste dimensioni, bisogna mettere da parte qualunque lettura ideologizzata o piccinerie”.
Nei paesi colpiti dai forti nubifragi e dalle frane perdura una situazione difficile, soprattutto per chi ha visto le proprie abitazioni o attività lavorative sommerse dal fango e ha perso tutto. Anche se la situazione meteo è migliorata, restano parti di città e molte case allagate o coperte dal fango. “Molti piccoli paesi – riferisce il Delegato regionale delle Caritas dell’Emilia Romagna, Mario Galasso – sono bloccati a causa delle frane, e alcune persone risultano ancora irraggiungibili. Il sole asciuga ma al contempo compatta il fango, rendendo difficile la sua rimozione”. “Ma al momento la priorità rimangono le persone. In coordinamento con i Comuni cerchiamo di venire incontro alle loro esigenze pratiche e a supportarle anche dal punto di vista psicologico. Il bisogno più impellente rimane liberare le abitazioni e i locali dall’acqua e dal fango, in modo da far ritornare le persone sfollate quanto prima nelle loro case”, conclude Mario Galasso.
Caritas Italiana è stata sempre in contatto con le Caritas diocesane dell’Emilia Romagna per assicurare vicinanza e un coordinamento su vari fronti, facendo tesoro anche della lunga esperienza dei “gemellaggi”, mettendo al centro l’accoglienza delle persone rimaste senza casa e l’accompagnamento di quelle in situazioni di particolare fragilità e difficoltà. “Ieri, durante la recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro, papa Francesco ha voluto ‘rinnovare di cuore’ la sua vicinanza alle popolazioni colpite da queste calamità e ha ricordato l’avvio della ‘Settimana della Laudato sì’, la sua enciclica del 2015 sulla cura della casa comune – ricorda il Direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello. “Il suo messaggio, alla luce di quanto continua ad avvenire in Italia e nel mondo, rimane di drammatica attualità: è sempre più necessaria una ‘conversione ecologica’, un ‘cambiamento di rotta’ affinché l’uomo si assuma la responsabilità di un impegno per ‘la cura della casa comune’. Impegno che include anche lo sradicamento della miseria, l’attenzione per i poveri, l’accesso equo, per tutti, alle risorse del Pianeta”.
È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione 2023” tramite:
- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
- Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
- Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
- UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
- Banco BPM, Piazza Meda, Milano – Iban: IT76 Y 05034 01647 000000009900