Cuneo – Sarà il raggruppamento di imprese costituito da Ruscalla Renato Spa di Asti e Fantino Costruzioni Spa di Cuneo a realizzare i lavori di restauro e recupero funzionale di palazzo Santa Croce, destinato a diventare la sede della nuova biblioteca civica. Alla gara di appalto da 12,155 milioni di euro, conclusa il 12 aprile, sono state presentate tre offerte: l’aggiudicazione definitiva diventerà efficace però solo dopo la verifica del possesso dei requisiti di legge dell’impresa aggiudicataria. Salvo intoppi, quindi, i lavori potrebbero iniziare nei prossimi mesi, entro l’estate, con la conclusione che dovrà avvenire in ogni caso entro il 2026 per rispettare i vincoli del Pnrr.
L’importo dell’appalto, con un ribasso del 13,25% rispetto alla base d’asta, è di 10.605,843 euro, per un costo dei lavori, compresa l’Iva, di 11.666.427 euro. L’intervento ha un costo complessivo stimato in circa 14,6 milioni di euro ed è finanziato per 12,5 milioni con i fondi del Pnrr dedicati a progetti di rigenerazione urbana.
Quella della biblioteca in palazzo Santa Croce è il singolo intervento più rilevante tra quelli finanziati con il Pnrr a Cuneo ed è uno dei più significativi tra quelli in corso e in progetto in città negli ultimi anni.
I lavori interesseranno tutti i piani e i locali ancora in stato di abbandono dell’ex ospedale nel centro storico, che già ospita la Biblioteca 0-18: dai piani interrati, che svolgeranno una funzione di deposito e magazzino, al cortile, che sarà uno spazio aperto al servizio della biblioteca e delle sue attività e della città. Le sale saranno adibite alla lettura e alla consultazione e anche la terrazza sarà resa fruibile. Il progetto prevede spazi multifunzionali, incluse sale studio, sale convegni e aree comuni, garantendo la conservazione degli elementi architettonici di rilievo dell’edificio, come la cappella interna e le vetrate affacciate sul cortile interno.
Oltre al finanziamento europeo, sul progetto di riqualificazione di Palazzo Santa Croce convergeranno anche 4.626.000,00 euro dell’eredità dei coniugi Ferrero che serviranno ad arredare e attrezzare la nuova biblioteca dell’infrastruttura informatica e digitale.