Piozzo – Un’amicizia che supera i decenni, che ha dato radici a una storia particolare e che continua nel suo viaggio un po’ fuori dal tempo e sicuramente pieno di magia: dal 16 al 21 maggio al Baladin Open Garden torna a dare spettacolo il Cirque Bidon, compagnia di artisti circensi che negli anni Ottanta stregò Teo Musso e che ispirò proprio quel nome, Baladin, “cantastorie”. In aprile la compagnia francese è stata a Piozzo, scelta come residenza artistica per la preparazione del nuovo spettacolo “Chacun ses rêves” (a ciascuno il proprio sogno), in scena la prossima settimana per dare il via alla stagione estiva dell’open Garden e come unica data in Piemonte (prevendita su Vivaticket.com, biglietti disponibili anche all’ingresso fino a esaurimento posti; 15 euro adulti, 10 bambini fino ai 12 anni; per informazioni, tel. 340-6076351).
Lo spettacolo è stato presentato oggi (giovedì 11 maggio), con un’anteprima: la mostra d’arte “La poesia del Cirque Bidon” dell’artista Gabriella Piccatto, con opere ad acquerello e olii su tavola esposti nella “cascina” del birrificio. Immancabile, poi, un’altra sorpresa: una birra speciale in edizione limitata, una Super in lattina con i disegni dell’artista.
“Le Cirque Bidon”, nato nel 1976 dalla fantasia di François Rauline (detto François Bidon), che a Piozzo “firma” il suo ultimo spettacolo come direttore artistico, offre al pubblico uno spettacolo affascinante e fa sognare gli spettatori con la sua filosofia lenta, al ritmo dei cavalli, ed è considerato uno dei capostipiti del circo moderno, in un mix poetico di teatro, acrobazie, musica dal vivo e clown.
Baladin, la storia di un nome e di un’amicizia
In occasione della presentazione dell’evento “Cirque Bidon”, Teo Musso e il suo staff hanno anche raccontato un pezzo di storia delle origini di Baladin.
“Estate 1984, un giovane Teo e la sua compagna Michelle assistono ad alcuni spettacoli circensi, messi in scena nella piccola piazza di Piozzo. Quelle serate cambieranno per sempre la loro esistenza, segnando l’inizio di una lunga amicizia e ponendo le basi per quello che diventerà il progetto di vita di Teo.
Teo rimase folgorato da come questo semplice spettacolo potesse creare tanto fermento negli abitanti di Piozzo e, negli anni, ha confessato che da quel momento iniziò a pensare a come avrebbe potuto fare anche lui ad inventare qualcosa che potesse dare vita al suo paese.
Nell’inverno del 1985 il circo tornò nuovamente in Piemonte, proprio mentre Teo e Michelle erano impegnati a rinnovare i locali del pub che avrebbe contribuito a far nascere la birra artigianale in Italia.
L’amico François si propose di aiutare nei lavori questi due giovani senza tante finanze ma con grandi idee e, all’inizio del 1986, prima di ripartire propose di chiamare il pub “Le Baladin”: il cantastorie.
Il resto è storia… che dal 16 al 21 di maggio si potrà rivivere ogni sera al Baladin Open Garden di Piozzo”.