Cuneo – L’Ato4 Cuneese, l’ente pubblico che coordina il ciclo idrico integrato su tutto il territorio della provincia Granda, ha stretto accordi con l’Università degli studi di Torino e con il Politecnico per due nuove ricerche.
“Con l’ateneo sabaudo – spiegano da Ato4 Cuneese – abbiamo firmato una convenzione per approfondire le indagini sulle acque sotterranee, cioè per tentare di intuire come potrebbero evolvere le falde acquifere proprio in ragione dei cambiamenti climatici in atto e della diminuzione di piogge e neve. L’attenzione sarà concentrata su tutto il territorio, con focus particolare sull’arco alpino”.
Con il “Poli”, invece, lo studio riguarda un altro aspetto del sistema idrico. “Con questa istituzione accademica torinese – aggiungono – l’attività di ricerca sarà rivolta maggiormente alle acque più superficiali e alle sorgenti, anche in questo caso per comprendere meglio la situazione attuale e gli sviluppi futuri che si concretizzeranno visto la decrescita dei livelli di precipitazioni”.
Studiosi e ricercatori saranno in costante dialogo con i tecnici Ato e con il personale delle aziende che gestiscono la rete di acquedotti in tutto il Cuneese. “Nei prossimi mesi – precisano dall’autorità d’ambito – ci verrà consegnato un ulteriore lavoro di indagine sui piccoli invasi già presenti sul nostro territorio e una valutazione su possibili nuove infrastrutture e su possibili interconnessioni fra acquedotti e sorgenti, magari non ancora utilizzate per la rete degli acquedotti. L’obiettivo, anche in questa fattispecie, è aumentare la sicurezza di erogazione della risorsa acqua”.