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Sabato 2 novembre 2024

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Un compenso per chi collabora all’abbattimento dei cinghiali

La Provincia ha approvato un regolamento che prevede rimborsi da 25 euro (solo sopralluogo) a 150 euro a giornata (squadre)

La Guida - Un compenso per chi collabora all’abbattimento dei cinghiali

Cuneo – Contenere il numero dei cinghiali e disporre misure concrete per arginare il rischio di diffusione della peste suina africana sul territorio provinciale. Sono questi i motivi pratici che hanno portato il Consiglio provinciale di giovedì 4 maggio ad approvare, all’unanimità, un regolamento per la gestione di compensi seppur parziali e forfettari ai soggetti con requisiti che collaborano all’abbattimento dei cinghiali. Un regolamento snello (sette articoli) con il quale la Provincia stabilisce i rimborsi destinati a tutor, selecontrollori, guardie venatorie volontarie appositamente formati e cacciatori singoli nominativi, cioè alle persone autorizzate all’abbattimento.
L’articolo 4 del regolamento approvato stabilisce i compensi calcolati sulla base dell’attività di collaborazione svolta: 25 euro a giornata al singolo cacciatore per attività di monitoraggio e sopralluogo (senza abbattimenti) in collaborazione con la Polizia locale faunistico ambientale; 50 euro a giornata al singolo cacciatore per attività di collaborazione individuale con abbattimento di uno o più capi; 100 euro a giornata per squadra di almeno cinque cacciatori per attività di collaborazione collettiva con l’abbattimento di 1 o 2 capi; 150 euro a giornata per la collaborazione collettiva della squadra di cacciatori che abbatte da 3 a più capi.
Tutti gli interventi oggetto di compenso (fino ad esaurimento dei fondi) dovranno essere sempre preventivamente coordinati dalla Polizia Locale Faunistico Ambientale della Provincia di Cuneo contattabile all’indirizzo e-mail ufficio.vigilanza@provincia.cuneo.it, oppure allo 0171445254. Sono, quindi, esclusi dal compenso gli interventi dei proprietari o conduttori di fondi in possesso di licenza di porto di fucile ad uso caccia che effettuano interventi urgenti sui propri fondi (c.d. “autodifesa”).
Nel contempo, per aumentare il numero di capi di cinghiale abbattuti su tutto il territorio provinciale, la Provincia ha anche invitato Atc e Ca ad attivare corsi per coadiutori secondo quanto previsto del Piano Regionale di Interventi Urgenti (Priu) per il controllo della peste suina africana ed il depopolamento della specie cinghiale. A tal fine la Regione Piemonte ha stanziato per le Province piemontesi contributi per il rimborso di questi interventi di abbattimento per coinvolgere in modo attivo i cacciatori autorizzati alle attività di gestione, monitoraggio e sorveglianza della specie cinghiale, in particolare per il controllo della peste suina africana su tutto il  territorio provinciale.
Si tratta di un rimborso parziale e forfettario delle spese sostenute dall’operatore, strettamente necessarie allo svolgimento dell’attività a favore della Provincia. I consiglieri provinciali intervenuti al dibattito hanno approvato un aumento dei rimborsi che tenga conto dell’impegno degli operatori in base al numero dei capi abbattuti.

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