Cuneo – Cordoglio anche a Cuneo per la scomparsa dell’ingegner Roberto Revelli, professore di ingegneria idraulica presso il Politecnico di Torino.
“Personalmente conoscevo Roberto, in quanto concittadino, in virtù del suo impegno per la città di Saluzzo – ricorda Danilo Picca, presidente Inarsid Cuneo – e quindi, pur non avendo avuto a che fare con lui in ambito universitario, ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarne la coerenza intellettuale con cui ha sempre portato avanti il suo impegno professionale di accademico e la chiarezza delle sue analisi che andavano ben oltre i limiti del proprio ambito professionale. Mi è capitato di potermi confrontare personalmente con lui in alcune occasioni, rilevando come intendesse e credesse profondamente circa la cultura politecnica, una “cultura comune” fra ingegneria e architettura, in maniera simile a come portiamo avanti noi di Inarsind Cuneo da anni in varie occasioni”.
“Credeva profondamente nella separazione dei ruoli e, in quanto docente universitario, ha sempre ritenuto e sostenuto che fosse corretto per lui, per il suo ruolo e per come intendeva declinarlo con l’esempio personale, tenersi fuori dalla libera professione al fine di mantenere la propria indipendenza intellettuale e culturale – continua Picca -. Una scelta sicuramente non facile, come ammetteva lui stesso, ma che riteneva per lui necessaria e che continuava a portare avanti con uno spiccato e personale rigore morale: una scelta degna di grande rispetto. La sua attività di docente e di ricercatore verteva da anni sull’importanza di una visione unitaria del territorio, con grande attenzione per le aree verdi, urbane e non urbane, ed il loro rapporto con l’acqua, bene essenziale per la vita.
Ci lascia dunque una grande persona, un illustre docente universitario e per tanti un amico dai pensieri profondi e spesso ironici, con cui era sempre possibile scoprire nuovi punti di vista sulle questioni ed i temi che la vita e la professione ci parano davanti ogni giorno”.