Cuneo – Dopo anni di maltrattamenti alla moglie si erano aggiunte anche le minacce alla cognata e così due sorelle di origini tunisine e residenti a Cuneo hanno deciso di denunciare J.A. all’autorità giudiziaria, costituendosi parti civili al processo in corso al tribunale di Cuneo.
“Abitavano a Venezia ma lui era senza lavoro e dopo la nascita della figlia nel 2013 li ho ospitati a casa mia. Lui però tornava sempre ubriaco la sera e dopo un po’ di tempo l’ho mandato via”, ha raccontato in aula la sorella della donna vittima di maltrattamenti da parte del marito, “vedevo che le cose tra loro non erano normali, avevo anche visto dei lividi sul collo di mia sorella ma per molto tempo lei non ha voluto parlarne. Lui non voleva che mi parlasse, la voleva mantenere sottomessa”.
La coppia era anche seguita dai servizi sociali per problemi abitativi, “lui aveva lavori saltuari ed erano stati sfrattati – ha riferito in aula l’assistente che li seguiva – erano stati in Germania e poi erano tornati qui. C’era un problema di abuso di alcol e la preoccupazione da parte della moglie”.
Quando la donna si decise a chiedere la separazione arrivarono anche le minacce sia a lei che alla sorella: “La minacciava di sfigurarla con l’acido e diceva che le avrebbe portato via la figlia. Minacciò anche me di sfigurarmi con l’acido” ha riferito la sorella della donna.
La decisione di denunciare l’uomo venne nel 2020 a seguito di una furibonda scenata in piazza Galimberti: “Stavamo caminando e lui urlava, era aggressivo con mia sorella, la strattonava per un braccio – ha raccontato ancora la sorella – per fargli paura gli dissi che le telecamere stavano riprendendo tutto. Anche mia nipote non voleva più vederlo, aveva paura di lui”.
A seguito delle minacce l’uomo venne sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento.
Nella prossima udienza dell’11 ottobre verrà ascoltato l’imputato e una delle insegnanti della bambina che dopo la separazione dei genitori aveva rifiutato ogni tipo di incontro con il padre.