Nell’autunno 2022 si è concretizzata la misura “Parco Agrisolare” che, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha destinato 1,5 miliardi di euro di risorse per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, comprese le strutture agrituristiche.
Gli incentivi assegnati per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine, senza consumare terreno fertile, sono una risposta importante alla petizione lanciata, nell’estate 2021, da Coldiretti Giovani Impresa a tutela del suolo agricolo per chiedere alle Istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra.
Il fotovoltaico senza consumo di suolo è un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti.
L’esplosione del costo del gas nell’ultimo anno, infatti, ha avuto un impatto devastante sulla filiera agroalimentare, dal campo alla tavola, rendendo necessario sviluppare forme alternative di produzione di energia.