Cuneo – “I dati sull’occupazione in Italia mettono in luce un fatto assai preoccupante: circa un quarto della popolazione giovanile del nostro Paese non trova lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno. Il quadro ci deve interrogare su quanto la nostra società, le nostre istituzioni, le nostre comunità investono per dare prospettive di presente e di futuro ai giovani”.
Così si apre il messaggio dei Vescovi italiani per la festa dei lavoratori, concentrando il loro sguardo sul mondo giovanile. E continuano “La crisi demografica in corso nel nostro Paese aggrava la situazione. I giovani diventano sempre più marginali. Le giovani donne conoscono un ulteriore peggioramento delle opportunità lavorative e sociali”.
A partire dal discorso, l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro propone alcuni spunti che “potrebbero diventare un riferimento importante per la nostra vita e per le continue sfide che il quotidiano ci mette di fronte: fare in modo che le nostre comunità diventino sempre di più luoghi di ascolto e di incontro soprattutto dei giovani; trovare il tempo di sognare il loro stesso sogno, di un’economia di pace e non di guerra. Valorizzare anche i beni della Chiesa con lo scopo di favorire nuove opportunità lavorative per i giovani nella logica dell’ecologia integrale che emerge dalla enciclica Laudato si’, una vera lettera per il mondo. Prendere sul serio le aspirazioni dei giovani, le loro critiche all’esistente e i loro progetti di futuro. Per una nuova visione dell’economia, che sia attenta al grido dei poveri e della Terra”.