Cuneo – Le fontanelle sempre aperte e prive di rubinetto a Cuneo non sono una “dimenticanza” o uno spreco, ma svolgono per più di un motivo un ruolo importante nella gestione e nella salubrità dell’acqua pubblica. A ribadirlo, e a spiegarlo, è stato ieri sera, mercoledì 26 aprile, l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Demichelis, in risposta all’interpellanza presentata sull’argomento dal gruppo Centro per Cuneo Lista Civica (Flavia Barbano, Silvano Enrici, Serena Garelli, Ettore Grosso, Monica Pellegrino, Vincenzo Pellegrino e Maria Laura Risso).
Quelle fontane dalla “portata esagerata”
I consiglieri di maggioranza hanno riproposto le domande che spesso vengono poste anche dai cittadini e che diventano ancora più di attualità di fronte alla grave crisi idrica in atto: “Quali sono – hanno chiesto – le ragioni per le quali le fontanelle non sono dotate di rubinetti? La chiusura con rubinetto delle fontanelle generebbe un risparmio di acqua? Ci sono rischi connessi alla chiusura delle fontanelle?”.
“Il territorio cuneese ha il primato della crisi idrica che ci concentra nelle vallate alpine – ha detto Maria Laura Risso – Ci sono molte aree in sofferenza idrica ed è doveroso fare quanto possibile per affrontare una situazione delicata”. Domande ribadite anche dai consiglieri di minoranza Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) e Paolo Armellini (Indipendenti), che già nei mesi scorsi hanno segnalato la presenza di fontane che “perdono acqua con portata esagerata” al Parco Parri, nel quartiere Donatelli, in contrada Mondovì e in via Roma.
Perché le fontanelle non sono dotate di rubinetti?
Nella sua risposta, l’assessore Gianfranco Demichelis ha spiegato: “L’acqua di Cuneo arriva da una captazione a caduta dalle sorgenti delle Grotte del Bandito, in Valle Gesso. In questo caso, quell’acqua che scorre nelle fontenelle fa il suo percorso nei corpi idrici e viene restituita al depuratore e da qui in natura per un successivo utilizzo anche in agricoltura. Non fossero aperte le fontanelle, quella sarebbe comunque acqua che scorrerebbe nei tubi per essere re-immessa in natura, perché non ci sono ulteriori punti di accumulo collegati alle fontane”.
“L’altra motivazione per la quale continuiamo a tenere aperte le fontanelle è legata alla sicurezza della qualità dell’acqua, che viene certificata con controlli periodici dell’Asl. Il monitoraggio è fatto in alcuni punti della rete nelle fontanelle. Il flusso continuo di acqua è necessario per effettuare il prelievo in modo rappresentativo e le fontanelle sono indispensabili per dare garanzia del controllo. Senza dimenticare il servizio svolto dalle fontanelle, il flusso continuo evita problema di ristagno nei tubi che potrebbero determinare sedimentazioni e presenza di cariche batteriche”.
In presenza di rilevamento della carica batterica nell’acquedotto, ha spiegato Demichelis, “sarebbe necessario provvedere a emanare un’ordinanza di sospensione dell’erogazione dell’acqua su tutto il Comune sino a nuove analisi, come accaduto proprio di recente vicino a Cuneo, in un Comune che ha installato pulsantiere sulle fontanelle nel suo territorio”.
Sul risparmio d’acqua: “Nel nostro Comune sono presenti 160 fontanelle. La chiusura con un rubinetto non comporterebbe un risparmio d’acqua, in quanto non sono presenti vasche di accumulo collegate alle fontanelle e quell’acqua tornerebbe comunque al depuratore”.
Per quanto riguarda invece le segnalazioni di Bongiovani e Armellini in merito alle fontane dalla portata eccessiva, Demichelis ha spiegato che è “prevista l’installazione di riduttori di portata nelle fontanelle che ne sono sprovviste”.