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Domenica 22 dicembre 2024

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A Boves la visita di Mattarella sulla tomba dei Beati

L'incontro con le nipoti di don Mario Ghibaudo

La Guida - A Boves la visita di Mattarella sulla tomba dei Beati

Boves – Momento significativo della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Boves è stato quello vissuto nella chiesa parrocchiale. In San Bartolomeo riposano i Beati don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo che, insieme con l’industriale Vassallo, sono stati ricordati dal Capo dello Stato nell’intervento al Teatro Toselli.

Accolto dal parroco don Bruno Mondino, dai Vescovi Piero Delbosco, Giuseppe Cavallotto e Giuseppe Guerrini, Mattarella ha visitato l’altare dei Beati e le teche in cui sono custoditi oggetti e foto dei due sacerdoti e di Antonio Vassallo. In chiesa è avvenuto l’incontro con le nipoti di don Mario, Rosella e Tiziana Ghibaudo.

“Si è trattato di un momento emozionante e commovente – racconta Tiziana -. Il Presidente ci ha salutate ed ha avuto modo di fermarsi davanti alla teca. Non c’è stato bisogno di tante parole. In lui l’emozione di una persona che scavalca le montagne anche solo con uno sguardo. Ci ha colpite molto la sua fermezza, passata attraverso il dolore che ha vissuto in prima persona. Successivamente ha sostato davanti all’altare dei nostri due Beati”. La presenza delle nipoti del giovane sacerdote martire, anche in qualità di rappresentanti dell’Associazione don Bernardi e don Ghibaudo, ha portato alla riflessione sul tema della memoria e del perdono. Elementi da trasmettere ai più giovani come racconta ancora Tiziana Ghibaudo, per 43 anni insegnante di scuola elementare. “Perdonare significa dare un dono. Il perdono è possibile solo se è vivo il ricordo. Senza custodire il ricordo nel cuore, non è possibile donare nulla”.


“Il Presidente ha guardato le teche con molta attenzione – racconta il parroco di Boves don Bruno Mondino -. Attraverso gli oggetti abbiamo presentato le figure di don Bernardi, don Ghibaudo e Antonio Vassallo. Successivamente ci siamo soffermati sulla cassetta del perdono e sulla croce donata dalla comunità religiosa di Schondorf. Qui sono riportate le foto dei momenti più rilevanti della nostra amicizia. In particolare abbiamo posto attenzione alle foto della tomba del comandante Peiper e su quella relativa alla traslazione dei nostri martiri”. 

Prima della preghiera dell’Eterno riposo, il Presidente ha sottolineato come dalla vita e dal sacrificio dei due sacerdoti e di Vassallo emerga un messaggio potente per tutti.

Nelle battute conclusive della visita, un simpatico fuori programma con Mattarella che, impressionato dalla bellezza della chiesa, è stato accompagnato da don Mondino in una veloce visita. Nell’attraversare l’altare maggiore, è scattato l’antifurto, inserito proprio per motivi di sicurezza.

In quel frangente il Capo dello Stato e il parroco hanno avuto modo di sostare davanti al quadro collocato oltre l’altare. “Il quadro – spiega don Bruno – raffigura la Chiesa in un mare in tempesta. Un momento di difficoltà in cui però la speranza è affidata al Signore che si fa carico della croce. Prima di congedarci abbiamo avuto modo anche di parlare del Premio “don Giuseppe Bernardi e Antonio Vassallo: operare per il bene comune” che verrà conferito per la prima volta il 19 settembre 2023″.

Al termine della visita, il Capo dello Stato ha ancora raccolto il saluto e l’applauso delle circa 6000 persone presenti in piazza Italia sin dalle prime ore del pomeriggio.  

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