Con la proiezione di “Nome di battaglia Donna” prenderà il via, mercoledì 26 aprile, un ciclo di tre documentari di Daniele Segre dedicati a temi sociali di particolare attualità.
Nel film Segre intervista otto donne sopravvissute alla Resistenza che con semplicità e candore, ma anche con il giusto e meritato orgoglio, ricordano il loro ruolo nei difficili anni finali della seconda guerra mondiale. Si chiamano Marisa Ombra, Carmen Nanotti, Carla Dappiano, Gisella Giambone, Enrica Core, Maria Airaudo, Rosi Marino e Maddalena Brunero: sono loro le protagoniste assolute, sono loro a parlare – guardando dritto in camera – di quanto vissuto lottando per la libertà e combattendo in Piemonte tra il 1943 e il 1945. Superando i pericoli e le paure, ma anche gli enormi pregiudizi e soprusi subiti solo in quanto donne, per questo ritenute inferiori e inadatte. Un racconto corale impreziosito da qualche immagine d’archivio, ma costituito essenzialmente di parole.
L’iniziativa,promossa dall’Istituto Storico della Resistenza in collaborazione con il Comune di Cuneo, proseguirà con altri due lavori del regista torinese: il 3 maggio con “Morire di lavoro”, che a partire dalla tragedia della Tyssen Krupp riflette sul tema drammatico delle “morti bianche”, e il 10 maggio con “Ragazzi di stadio quarant’anni dopo”, dedicato allo scottante fenomeno del tifo violento nel mondo calcistico.
Tutte le proiezioni si svolgeranno al cinema Monviso alle 21. L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti; ulteriori informazioni al 349-1934153.