Sono tanti i tasselli che vengono a costituire questo mosaico di esistenze. Li si legge per brevi capitoli che già la copertina definisce “quadri” mettendo in guardia il lettore. Ognuno di questi ha una vita a sé, con tanto di nome esplicitato, da prendere in considerazione, da fotografare in un momento preciso del proprio incedere nella vita.
Poi però scorrendo l’indice e ripensando a quanto scritto non è difficile scoprirvi il cammino di una sola esistenza che dalla venuta al mondo, passando attraverso la “stagione felice” dell’adolescenza e le fughe della giovinezza, raggiunge la “sosta quieta nel porto della terza o quarta età”. Alti e bassi di una vita come tante.
Insieme c’è uno sguardo anche geografico sull’Italia. L’autore appare preoccupato di situare anche geograficamente i suoi racconti. Di qui il ripetuto ricorso a elementi per individuare sulla cartina senza troppe difficoltà i luoghi.
Si va dalla Calabria di fine guerra al Piemonte con sconfinamenti in Costa Azzurra sempre però con la memoria volta, non senza nostalgia, al paese natio, luogo di origine, luogo di ricordi e di distacchi. In fondo anche questo mosaico di vite cerca infatti di riconoscere le proprie radici per non perdersi nell’anonimato di spazi nuovi.
E poi c’è una dimensione storica che attraversa tutti i racconti.
In queste esistenze che fugacemente compaiono nelle pagine si possono riconoscere anche i riflessi di una storia italiana, e non solo, del secondo Novecento.
La partenza per il fronte russo, l’adesione alla Resistenza, il dibattito politico del dopoguerra calato in un piccolo paese e la “desertificazione senza fine” dell’emigrazione, per arrivare fino al coronavirus e all’assalto al Campidoglio americano: è la Storia che fa da sfondo, talora ingombrante più spesso vissuta sulla pelle delle persone, alla vita di tutti questi personaggi raccontati con affetto, colti in momenti di vita privata affacciata quasi con discrezione sul mondo.
Dall’alba al tramonto
Salvatore Tropea
Nerosubianco
20 euro