Cuneo – Si erano riuniti in piazza Galimberti il 28 novembre 2020, in una manifestazione di sostegno ai detenuti in carcere, e dopo aver esposto cartelloni e fatto volantinaggio sotto i portici, si erano trasferiti davanti al carcere del Cerialdo (nella foto), dove avevano portato un gruppo elettrogeno e casse per ascoltare musica e per far sentire meglio ai detenuti i loro discorsi al microfono: con l’accusa di manifestazione non autorizzata sono stati così rinviati a giudizio 14 militanti anarchici provenienti da cuneese e Liguria, in un periodo in cui tutta la regione era sottoposta a restrizioni negli spostamenti, per la seconda ondata di Covid. Durante la sosta davanti al carcere i manifestanti avevano invitato i detenuti a scrivere all’Associazione biblioteca popolare Rebledies di Cuneo e alcuni di loro si erano avvicinati alla recinzione battendo sulle inferriate. Nessuno degli imputati era presente alla prima udienza filtro del processo, che è stato rinviato per l’istruttoria al 23 giugno.