Cuneo – Dopo la fase pilota avviata a settembre 2022 dal titolo “Il progetto Vineyard: esperire e narrare cura, temporalità e trasformazione attraverso la pratica della viticoltura”, ideato da Andrea Barbieri, psichiatra e responsabile dei Centri Diurni di Cuneo e Dronero (Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Cn1), prosegue lo sviluppo del progetto rivolto ad adolescenti e giovani che manifestano differenti forme di disagio mentale.
La seconda fase, avviata nel febbraio 2023, conta sul supporto dell’Istituto Umberto I – Scuola Enologica di Alba, che sta ospitando settimanalmente un gruppo di giovani afferenti ai servizi di salute mentale del cuneese all’interno delle proprie vigne didattiche. Qui, con la supervisione dei docenti e dei tecnici specializzati dell’istituto, i giovani sono impegnati in attività formative inerenti tutte le operazioni di cura della vigna: potatura, legatura, sino ad arrivare nei mesi che verranno alla raccolta e vendemmia delle uve.
In arricchimento rispetto alla fase pilota, le attività formative inserite all’interno della cornice scolastica dell’Istituto Umberto I vedono una stretta collaborazione tra coetanei: i giovani partecipanti al progetto e gli studenti e le studentesse della Scuola Enologica stessa. In questo contesto, la formazione diventa “peer training” in una duplice accezione: oggettiva o esterna (l’affiancamento di persone prossime l’una all’altra per età o altre caratteristiche, che in virtù di questa vicinanza possono condividere registri interpretativi, comunicativi, e riconoscersi credibilità a vicenda favorendo così la trasmissione di competenze) e soggettiva o internalizzata (l’affiancamento mira a sostenere il partecipante affiancato dallo studente nella possibilità di “sentirsi” pari, nella misura in cui traiettorie biografiche non tradizionali, progetti di studio o di lavoro interrotti, fasi della vita – ad esempio quella adolescenziale – alterate da vicende biografiche e dall’insorgere di un disturbo, possono aver allontanato la persona da esperienze e percorsi tipici di quell’età e dunque avere influito negativamente sulla rappresentazione di sé, sul sentirsi o meno all’altezza dei coetanei e delle attese sociali, sulla percezione di poter essere e sulla fiducia di poter diventare).
Le attività formative così realizzate, guidate e supervisionate dai docenti e dai tecnici esperti dell’Istituto superiore, garantiranno qualità, completezza e conformità agli standard formativi del settore, fornendo ai partecipanti non solo una preziosa occasione di apprendimento e socializzazione, ma un auspicato sostegno verso un possibile inserimento lavorativo alternativo alle soluzioni tradizionalmente offerte all’interno dei servizi.
La fase pilota del progetto ha previsto la collaborazione di una pluralità di soggetti, fra cui Ceretto Aziende Vitivinicole, gli istituti scolastici Liceo Artistico “Pinot Gallizio” e Liceo Classico “Govone” a curvatura biomedica di Alba, Eclectica+ Impresa Sociale per la realizzazione della ricerca sul campo, e la Società Cooperativa Sociale Proposta 80 a supporto degli operatori del Centro Diurno di Cuneo e Mondovì che hanno accompagnato i giovani partecipanti in tutte le attività. Si ringraziano inoltre l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato (50° sito Unesco italiano) per aver sostenuto la realizzazione della ricerca sul campo e per aver concesso, insieme al Comune di Alba, il proprio patrocinio al progetto Vineyard.
La fase successiva a quella pilota, avviata nel febbraio 2023, ha come protagonista l’Istituto Umberto I – Scuola Enologica di Alba, diretto dalla Prof.ssa Antonella Germini.