Torino – Nella mattinata di oggi, mercoledì 12 aprile, presso la sede del Partito Democratico a Torino è stata presentata la campagna sociale “Stop Liste d’Attesa“: una petizione on line, ma anche banchetti nelle piazze e presso i luoghi di cura per dar voce ai cittadini e costruire insieme un’alternativa che passa da proposte precise.
https://laguida.it/2022/07/21/liste-di-attesa-gli-annunci-della-regione-e-la-quotidianita-diversa-dei-pazienti/
“La situazione attuale è inaccettabile – ha commentato il segretario regionale PD, Domenico Rossi – e tradisce lo spirito dell’articolo 32 della Costituzione, oltre che della legge 833 del 1978 ispirata a valori di universalità, uguaglianza ed equità. I cittadini devono poter far sentire la propria voce e le forze politiche devono sentirsi costantemente sotto esame. Crediamo che i diritti fondamentali debbano essere garantiti a tutti. Dietro l’indebolimento della sanità piemontese e del Sistema Sanitario Nazionale c’è un chiaro disegno che favorisce la crescita del privato, un disegno come questo dopo la pandemia da Covid19 è inaccettabile. Gli investimenti in politiche di salute non solo non sono un costo, ma sono presupposto anche di ogni benessere sociale ed economico perciò, con questa petizione facciamo delle proposte concrete ad ogni livello. Serve una manovra a tenaglia che coinvolge Regione e Governo per salvare la sanità pubblica, che deve tornare a essere attrattiva, anche per livello delle retribuzioni e progressi di carriera possibili. Ma per farlo occorre finanziare con almeno il 7% del PIL il SSN, assumere più personale, programmare in maniera corretta e potenziare la sanità territoriale”.
Le lunghe liste di attesa
“In una Regione in cui per una visita bisogna prenotarsi con otto mesi di anticipo evidentemente la salute è un diritto non più fruibile – denuncia Valentina Paris, componente della segreteria regionale del Pd con delega alla salute -. Per questo il Partito Democratico si pone a sostegno dei cittadini e degli operatori sanitari che rivendicano un servizio efficiente per tutti”. “Noi non ci arrenderemo mai all’idea che possa esistere una sanità di serie A e una di serie B, che possa curarsi solo chi se lo può permettere” rilancia il Presidente del Gruppo PD in Consiglio Regionale, Raffaele Gallo. “Perché per una visita oculistica a Nichelino si deve attendere fino a marzo 2024? Perché per una eco Doppler alle Molinette fino al prossimo dicembre? E per una colonscopia a Chieri fino a luglio 2025? Sono solo alcune delle segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi mesi che ci consentono di misurare la distanza siderale fra gli annunci di Cirio e Icardi e la realtà – denuncia il Vicepresidente del consiglio regionale Daniele Valle -. Curarsi in Piemonte sta diventando un lusso riservato ai più ricchi, fra specialità non disponibili e spazi in agenda dall’altra parte del Piemonte. Il nostro sistema sanitario ha perso altri 1.000 dipendenti nel 2022, ma ci sono oltre 700 assunti a tempo determinato: vuol dire che i medici, gli infermieri ci sono. Manca la volontà di assumere e la capacità di programmare il turnover”.