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Venerdì 22 novembre 2024

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L’importanza delle biomasse agricole per produrre energie rinnovabili

La parte biodegradabile dei prodotti o scarti provenienti dall’agricoltura ha notevoli potenzialità energetiche, dal riscaldamento al biogas e al biometano

La Guida - L’importanza delle biomasse agricole per produrre energie rinnovabili

La valida alternativa ai super utilizzati combustibili fossili (petrolio/carbone e gas naturale) sono le fonti di energia rinnovabili (eolica, solare, idroelettrica, oceanica, geotermica, biomassa e biocarburanti) che contribuiscono positivamente alla riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra, diversificando l’approvvigionamento energetico, riducendo anche la dipendenza dai mercati instabili dei combustibili fossili.

L’Unione Europea negli ultimi anni ha legiferato parecchio per spingere la crescita delle rinnovabili, fissando prima nel 2009 l’obiettivo del 20% del consumo energetico entro il 2020, per poi portarlo nel 2018 al 32% entro il 2030 e nel 2021 un ulteriore ritocco al rialzo a quota 40% entro il 2030.

Ultimamente il conflitto tra Russia e Ucraina e la dipendenza europea dalla Russia in materia energetica, ha spinto ulteriormente l’Unione Europea a rivalutare le energie rinnovabili.

L’agricoltura si inserisce a pieno titolo come settore in grado di produrre energia da fonti rinnovabili, infatti si sente spesso parlare di agrienergie, un termine utilizzato per definire l’energia prodotta dalle aziende agricole, zootecniche, forestali e dell’agroindustria.

Nel comparto agrario vi è una grande disponibilità di materie prime per la produzione di energia da fonti rinnovabili in grado di produrre elettricità, calore e biocarburanti con una certa sostenibilità.

Partendo dalla biomassa, la parte biodegradabile dei prodotti o scarti provenienti dall’agricoltura se ne possono sfruttare tutte le notevoli potenzialità energetiche senza dimenticare la sostanza organica di fine ciclo che si può utilizzare per incrementare la fertilità dei suoli.

Con le biomasse possiamo ottenere prodotti diversi, dalla produzione di acqua calda per il riscaldamento, alla produzione di biogas utilizzata per alimentare motori che a loro volta producono energia elettrica e termica, oppure la produzione di biometano da trazione.

La biomassa può essere rappresentata dagli scarti di lavorazione del legno, dalla selvicoltura con colture dedicate come ad esempio i pioppi, oppure gli scarti forestali dopo l’abbattimento delle piante di alto fusto, il recupero di impianti frutticoli a fine ciclo, gli scarti dell’industria olearia o enologica.

Nell’ambito delle biomasse utilizzabili per la produzione di biogas, un aspetto fondamentale è la possibilità di utilizzare diverse tipologie di materiali organici, liquidi e solidi, dalle deiezioni animali fino agli scarti delle aziende agro-industriali.

Il processo di produzione del biogas nelle aziende agricole ad indirizzo foraggero zootecnico, avviene grazie alla codigestione di reflui zootecnici con colture energetiche, come mais, sorgo e triticale, con alti rendimenti in biomassa e rapido accrescimento. 

I reflui degli allevamenti vengono convogliati all’interno del fermentatore a cui si possono aggiungere delle biomasse di varia provenienza e dove in assenza di ossigeno (digestione anaerobica)  e a temperatura controllata, i ceppi batterici degradano la sostanza organica in composti semplici come il metano. Il prodotto ottenuto può essere utilizzato per la produzione di energia elettrica oppure purificato al fine di ottenere il biometano, da utilizzare nella rete oppure per autotrazione. Durante il processo di digestione si sviluppa anche calore che può essere recuperato per l’acqua calda sanitaria o per il teleriscaldamento. Al termine del processo si recupera il residuo per processo di digestione anaerobica, chiamato digestato,  un buon fertilizzante organico per le colture agrarie.

E’ bene ricordare che la biomassa è rinnovabile, ma deve essere prodotta e utilizzata in modo da non alterare gli ecosistemi e senza entrare in competizione con la produzione di alimenti per gli allevamenti zootecnici.

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