L’intervista è una forma di approccio giornalistico alle persone in cui è sempre fragile l’equilibrio tra intervistato e intervistatore per il rischio che il secondo prevalga sul primo. Da rispettare è invece quella “distanza” tra i due attori della conversazione che preservi la centralità del primo e della sua esperienza.
Nel caso di Alberto Burzio è una salutare oltre che efficace distanza. Pur reggendo le fila dell’incontro, riesce a mantenersi al margine con discrezione. Non prende la parola neppure in forma di introduzione. Non fornisce chiavi di lettura. Non ha bisogno di spiegare qualcosa. Lascia invece a mons. Giuseppe Guerrini il compito di segnalare con finezza il senso di questa raccolta. Il cuore dell’intervista è così la persona che si incontra. Poco più di trenta vite passano attraverso questo specchio sollecitate da domande spesso essenziali, dirette, seguendo una linea quasi costante che va dal passato al presente, dalle esperienze all’interiorità. Non c’è bisogno di tante righe di presentazione della persona. Sembra anzi che l’intera vita si distenda appuntandosi su alcuni momenti fondamentali. Incontri, esperienze puntellano queste costruzioni a prima vista fragili
E gli incontri non pretendono di confluire lungo una direzione unica. Non sono tasselli di un mosaico, al più sono un caleidoscopio di varia e vivace umanità che condivide la propria vita. Esistenze intessute dal quotidiano. Ognuna porta il proprio vivere, segnata talvolta dal dolore di una perdita, dall’insoddisfazione per come va il mondo oggi. Su tutto prevale sempre un diffuso senso di pace. Può essere svegliarsi e gioire nel vedere il sole o sentire la presenza di chi ci ha lasciati, ringraziando per quanto ha donato, o il semplice sorriso nell’incontro con chi è meno fortunato. Le parole non offrono il fianco ad alcuna retorica: sono “storie di vita intensamente vissute” ancorate a valori.
Le interviste sono state tutte pubblicate su La Guida, di cui Alberto Burzio è fedele colaboratore da molti anni.
Che meraviglia!
Alberto Burzio
Velar
15 euro