Cuneo – L’80% di ciò che i bambini e i ragazzi vengono a conoscenza a scuola è costituito da informazioni che sono presentate in forma visiva. Avere una buona vista è sicuramente importante perché gli studenti di ogni età possano esprimere il loro pieno potenziale nei percorsi di studio e i problemi legati alla vista possono interferire in diversi modi sul risultato e di conseguenza sulle votazioni.
Escludere la presenza di un difetto visivo è un primo importante passo ma altre difficoltà possono rendere più faticoso l’apprendimento quando alcune abilità funzionali non sono usate in modo adeguato oppure quando il cervello non elabora nel modo dovuto tutte le informazioni visive acquisite.
Cristina Toffoli, ottico optometrista, titolare del Centro Ottico Optometrico, ricorda che anche buone abilità visive possono poi risentire della fatica prolungata: come quando si arriva alla seconda parte dell’anno scolastico, la più critica per la vista.
Ecco allora che anche chi ha occhi “perfetti” può accorgersi, per esempio, di non essere più così rapido nel passare a mettere a fuoco immagini a distanze diverse, come quando si sposta lo sguardo dal libro o dal quaderno alla lavagna e viceversa e l’immagine diventa nitida poco a poco.
“La visione è un processo complesso – spiega Cristina Toffoli – e a volte i segnali di difficoltà possono non essere così chiari da capire, sia per i genitori che per i ragazzi. Mal di testa, svogliatezza, calo di attenzione durante lo studio, occhi stanchi, posture scorrette ecc. possono essere tutti segnali d’attenzione di un sistema visivo che non è più in grado di sostenere le richieste. Il controllo preventivo della vista e delle abilità visive è dunque importantissimo, soprattutto quando il tempo passato a studiare è tanto! In questo periodo vorrei suggerire un facile esercizio per rinforzare la flessibilità e aiuti i ragazzi a mantenere al meglio le capacità visive in modo da affrontare la parte più impegnativa dell’anno scolastico: ne segnalo uno facile che si può svolgere in una stanza di casa con un po’ di spazio a disposizione. Stampate su un foglio A4 un centinaio di lettere dell’alfabeto con font classico di dimensione circa 28 punti e appendetelo a una parete all’altezza del viso. Ci si posiziona a circa 20 centimetri dal foglio e si inizia a leggere ad alta voce senza interruzione, camminando contemporaneamente all’indietro finché le lettere non si sfuocano e ancora più lontano fino a che non saranno più comprensibili. A questo punto, si inverte la marcia e si continua a leggere sempre camminando fino a raggiungere la distanza di partenza, dove si invertirà nuovamente il senso di marcia. Si procede in questo modo fino a completare la lettura del foglio. Fate eseguire questo esercizio ai ragazzi al termine del pomeriggio di studio facendolo diventare una sana abitudine per tutto il restante periodo scolastico”.
Grazie come sempre per il prezioso contributo a Cristina Toffoli: si avvicina la fine della scuola e se siete preoccupati per le prestazioni di vostro figlio, ricordate quanto è importante una visione efficiente per il suo rendimento scolastico (per informazioni: www.centrootticooptometrico.it).
-
Il ruolo protettivo del cane nei confronti dell’uomo, simbolo di fedeltà e devozione al suo padrone
di Redazione -
Il progetto del nuovo Liceo e l’ingegner Vinay, il vero architetto dell’urbanistica di Cuneo fra le due guerre
-
Tradizione e valori alla Cena di Natale del Rotary Club Cuneo 1925
di Redazione