Cuneo – Sul territorio provinciale ci sono realtà agricole che producono cippato destinato al riscaldamento di unità abitative e produttive, con conseguente risparmio per gli utenti e benefici per l’ambiente.
Sono già molti i condomini e gli edifici nella Granda che – secondo Coldiretti Cuneo – hanno virato verso questa modalità di riscaldamento sperimentando, in un momento di grandi turbolenze internazionali, una riduzione dei costi altrimenti impensabile.
Il cippato è una biomassa a uso energetico costituita da scaglie di legno che si ottengono inserendo in appositi macchinari agricoli, le cippatrici, piante a fine ciclo produttivo, scarti di potatura e scarti derivanti dal lavoro di pulizia dei boschi, degli argini di fiumi e torrenti.
Dunque, la produzione di cippato – evidenzia ancora Coldiretti Cuneo – costituisce un importante incentivo alla manutenzione delle superfici boschive e dei letti dei fiumi, essenziale in un’ottica di prevenzione degli incendi, delle frane e delle alluvioni, a conferma del ruolo chiave degli agricoltori nella custodia delle aree marginali e nel presidio dell’assetto idrogeologico del territorio.
Il cippato così prodotto può essere trasformato in energia termica per il riscaldamento, nel rispetto delle norme di emissione di gas e polveri in atmosfera, e la cenere prodotta dalla combustione nelle caldaie a biomassa può tornare alle aziende agricole che la mischiano alla lavorazione dell’humus per farne terriccio o concimi.
Una proposta interessante – spiega Coldiretti Cuneo – che unisce cura del territorio, attenzione all’ambiente e vantaggio economico per tutti. Quello agricolo si conferma così un comparto cruciale, capace di creare nuove opportunità di occupazione sul territorio, su cui occorre indirizzare risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza a dispetto di chi accusa agricoltori e allevatori di inquinare l’aria più del settore dei trasporti e dell’industria.
La produzione di un combustibile ecologico come il cippato valorizza le risorse del territorio collinare e montano e i materiali di scarto, in un’ottica di economia circolare e di attenzione per l’ambiente, avendo ridotte emissioni inquinanti e consentendo di ridurre l’impiego di combustibili fossili come metano e gasolio, oltre a offrire un buon risparmio in bolletta agli utenti finali.