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Venerdì 22 novembre 2024

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Regione, via libera all’istituzione dei sottosegretari regionali

La maggioranza di centrodestra istituisce le nuove figure (al massimo due) a supporto del presidente regionale a partire dalla prossima legislatura. La proposta di legge dovrà tornare in consiglio regionale tra due mesi per la seconda lettura

La Guida - Regione, via libera all’istituzione dei sottosegretari regionali

Torino – Ci saranno sottosegretari anche in Regione. La modifica alla Statuto che istituisce la nuova figura tra Consiglio e Giunta è stata approvata in prima lettura questa mattina, venerdì 24 marzo, dalla maggioranza di centrodestra che ha superato l’ostruzionismo delle minoranze, che avevano presentato 8.420 emendamenti, con un emendamento presentato dal capogruppo di FdI, Paolo Bongioanni (nella foto, primo firmatario della proposta di legge) che ha fatto decadere quelli presentati da Pd e 5Stelle. Le minoranza ottengono però almeno la riduzione del numero dei sottosegretari, dai quattro previsti inizialmente a due. Dopo l’approvazione (la legge deve ancora tornare in consiglio regionale tra due mesi per la seconda lettura) sarà poi una legge ordinaria a definire compiti ed emolumenti dei sottosegretari regionali.

La proposta modifica lo Statuto della Regione Piemonte (Legge regionale staturaria 4 marzo 2005 n. 1) introducendo i sottosegretari regionali: figure destinate – a partire dalla prossima legislatura – ad affiancare il Presidente della Giunta regionale nell’espletamento delle proprie deleghe. Trattandosi di una modifica statutaria, la procedura richiede quindi l’approvazione da parte della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto e la doppia lettura dell’Aula a distanza di due mesi.

L’approvazione è arrivata dopo una settimana di sedute quasi ininterrotte, anche notturne. Grande soddisfazione da Paolo Bongioanni: “È un importante passo avanti nell’efficientamento della macchina regionale che ci allinea ad altre regioni italiane. Abbiamo mediato con le istanze delle opposizioni trovando un compromesso che consegnerà alla futura legislatura un migliore raccordo fra Presidenza di Giunta e Consiglio. Fra sessanta giorni la seconda lettura, ma cominceremo subito a ragionare sull’altro provvedimento importante che abbiamo il dovere di affrontare entro la fine della legislatura, che è quello della legge elettorale”.

Il sottosegretario regionale

La figura del sottosegretario esiste già in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Molise, Calabria. I sottosegretari ricevono deleghe specifiche soltanto su materie di competenza del Presidente della Giunta. Possono essere nominati anche fra cittadini non eletti, purché provvisti dei requisiti di eleggibilità a consigliere regionale. I nuovi sottosegretari, assicura Bongioanni, non rappresenterebbero alcun aggravio di costo per i bilanci regionali e i cittadini piemontesi. “Alla votazione dell’Aula in seconda lettura – spiega Bongioanni – presenterò contestualmente una proposta di legge che abroga un comma di una norma risalente al 2008 che introduceva le cosiddette “alte professionalità”: figure di consulenti che il Presidente aveva facoltà di scegliere su base esterna per seguire tematiche specifiche. Renderemo così nuovamente disponibili queste risorse in precedenza destinate al piano tecnico, valorizzando al tempo stesso le grandi professionalità di direttori e dirigenti interne alla struttura che rappresentano un’eccellenza della Regione Piemonte”.

L’opposizione

“Si è conclusa la lunga battaglia per evitare che il centrodestra introducesse quattro Sottosegretari, una riforma inutile e costosa, che mira a stravolgere i rapporti tra Consiglio regionale e Giunta. Grazie ad un’opposizione ferma e instancabile abbiamo costretto la maggioranza a ridurre il numero dei Sottosegretari a due ” dichiarano il consigliere regionale Pd Maurizio Marello e il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“La riduzione del numero dei sottosegretari insieme all’impegno a cancellare la legge sui super-consulenti di fatto cancella ogni aumento legato ai costi della politica. Alle condizioni date sia sui numeri sia sui costi siamo di fronte una netta vittoria delle opposizioni ” proseguono i rappresentanti Dem.
“La proposta – aggiungono – era sbagliata nel merito e nel metodo. Nel merito, perché chiedeva di inserire lo stesso numero di sottosegretari che ha la Lombardia che, però, ha più del doppio degli abitanti del Piemonte, oltre che un numero maggiore di consiglieri e assessori. Nel metodo, perché le regole del gioco si cambiano insieme attraverso il dialogo e non con atti unilaterali e prove di forza”.

“Ci siamo opposti con tutte le nostre forze, restando in aula fino all’ultimo momento per esprimere la nostra contrarietà per fare decadere il modello di rapporti istituzionali immaginato dal centrodestra nel quale il Consiglio regionale non potrà discutere direttamente i singoli temi con gli Assessori, ma sarà filtrato da una figura di secondo livello come il Sottosegretario. Questa non è democrazia – concludono Marello e Gallo – Già oggi la presenza del centrodestra, ma in generale della Giunta, è molto limitata. Con l’introduzione dei sottosegretari le cose peggioreranno. Per questo abbiamo voluto simbolicamente fare un’ultima foto agli scranni della Giunta perché sappiamo che non si faranno più vedere. Per noi questa battaglia è un avviso anche per i mesi che ci aspettano. La legge elettorale non si cambierà se non ci sarà condivisione con le forze di opposizione”.

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