Alberto Magnani era nato nel 1931 a Cuneo, dove ha sempre vissuto e operato. Nel marzo di due anni fa a 90 anni se ne è andato. Da sempre la pittura lo aveva accompagnato anche nel suo lavoro come geometra, già direttore di servizio tecnico in Provincia, fino agli inizi degli anni Novanta.
Nel 1950 si diploma all’Istituto per Geometri di Cuneo e lavora dal 1950 al 1957 presso lo studio dell’architetto Albino Arnaudo, valente acquerellista. In quel periodo, è nata la passione di Magnani per la pittura all’acquerello. Inizia così a praticarla, alternandola al lavoro svolto fino al 1991 presso la divisione tecnica della Provincia di Cuneo, in qualità di direttore di servizio tecnico. Tra il 1984 e il 1987 segue a Saluzzo corsi di pittura su ceramica e porcellana con la tecnica del terzo fuoco. Dal 1987 al 1989 segue i corsi di arte, tecniche pittoriche e disegno dal vero presso la scuola privata con presa d’atto regionale il Poliedro di Cuneo. E dal 1990 al 1994 frequenta Tecniche pittoriche e Figura dal vero presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo.
Spesso dipinge con l’amico pittore Cesare Botto. Negli anni 1988-1989 ha esposto in mostre collettive degli allievi del Poliedro nella sede della scuola e presso il Salone della Provincia di Cuneo. Tra il 1990 e il 1994 ha partecipato a collettive dell’Accademia di Belle Arti di Cuneo nella stessa sede e nel Salone della Provincia di Cuneo. Altre collettive, a cui ha preso parte Magnani, sono state quelle organizzate dall’Associazione Evergreen negli anni 1997, 2002 e 2009 presso il Salone della Provincia, la collettiva Vicoforte in cornice del 2005, il Concorso di pittura da Morozzo tutt’intorno del 2006 (in cui è stato premiato), il 1° Festival Nazionale di pittura contemporanea Camper-Art di Genola nel 2010, la rassegna d’arte organizzata dall’Associazione Magau di Cuneo nel Salone di Demonte. La prima personale di Magnani risale al 1997 e si è tenuta nella Cappella Marchionale del Comune di Revello. Sono seguite poi quelle allestite nel 2005 e nel 2006 presso la Filiale n. 5 della Banca San Paolo di Cuneo, quella del 2006 alla Galleria Piumatto di Cuneo e quelle intitolate Il Paesaggio e L’acqua e la macchia, presentate da Vino & Co. di Danilo Vallauri a Dronero rispettivamente nel 2007 e nel 2010. Sue opere sono presenti in collezioni private a Bologna, Torino, Revello, Morozzo, Saluzzo, Busca e Cuneo. Nel 2013 era statom unod egli artisti di GrandArte, la grande mostra in San Francesco a Cuneo.
Presentando gli acquerelli di Magnani in occasione della sua personale del 2007 a Dronero, Botto ha sottolineato l’intima corrispondenza tra il paesaggio naturale e la personalità dell’acquerellista cuneese: “Alberto ama tuffarsi nella natura con quel rispetto di chi ben la conosce, la reinventa con i suoi acquerelli luminosi”, costruendoli “con un disegno dal solido impianto, senza presunzioni innovative ma con uno slancio creativo foriero di risultati altamente appaganti”. Claudio Vigna, da parte sua, per la mostra dronerese del 2010, ha voluto porre l’accento sulla caratteristica presenza del quotidiano nelle carte acquerellate di Magnani, reso con fedeltà di effetti atmosferici, accostando o sovrapponendo al segno della grafite la macchia di colore e permettendoci di avvertire la sensazione delle stagioni dell’anno che passano tra i filari rosseggianti di un vigneto, tra le colline di Langa immerse nelle prime nebbie autunnali, tra le case di borghi valligiani ricoperti di neve sotto il sole del mattino. La “natura che ha intorno”, ha scritto Vigna, diventa per Alberto “il terreno fertile per le sue escursioni pittoriche. Autentiche scorrerie quelle che compie nel paesaggio cuneese, esaltando paesi, città e montagne con acqua e pigmento”. Gli basta una “piccola pozza d’acqua”, che “lascia scivolare” sopra “un disegno strutturato, senza sperimentalismi, ma con grande amore per una natura nella quale si identifica e con la quale ci regala magiche emozioni”.