Borgo San Dalmazzo – Mille e cento nomi sono risuonati oggi pomeriggio in piazza Falcone e Borsellino, a Borgo San Dalmazzo: quelli delle tante vittime delle mafie. Un lungo elenco, una lettura durata oltre 40 minuti. A scandirli amministratori comunali, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni, studenti, ragazzi, semplici cittadini. Un omaggio, un invito a non dimenticare, un impegno a difendere i valori della legalità e della giustizia.
È stato il momento più forte della 1ª Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile. Un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale insieme a Libera e altre associazioni. “Per la prima volta – ha sottolineato la sindaca Roberta Robbione – nel nostro Comune è stato istituito l’Assessorato alla Legalità. Lo abbiamo fatto perché riteniamo che ognuno debba fare la sua parte, che dobbiamo costantemente vigilare e definire azioni che conducano alla legalità. Oggi qui ci sono scuole e associazioni, unite dalla volontà di costruire un percorso di cittadinanza responsabile”.
“Il messaggio che deve venire da questa giornata – ha aggiunto la vice sindaca e assessora alla Legalità Clelia Imberti – è quello di mai girarsi dall’altra parte, di praticare la legalità a partire dalle piccole cose, di accompagnare i più giovani perché possano sempre trovare l’antidoto all’omertà”.
Presenti anche la consigliera provinciale Simona Giaccardi e Paolo Macagno per Libera Cuneo. Particolarmente intenso l’intervento di Fabiola Caracappa, insegnante della scuola media di Borgo, originaria di Capaci, che ha rievocato la giornata del 23 maggio 1992 (quella dell’attentato mortale a Giovanni Falcone) e riaffermato la volontà di riscatto che quel drammatico fatto innescò in tanti giovani siciliani.
La giornata è proseguita all’auditorium con l’inaugurazione dell’albero della legalità (un’installazione in legno, realizzata da Fab-Lab, che sarà collocata di volta in volta in punti diversi della città, a cominciare dalle scuole) cui ha fatto seguito l’incontro con Giovanni Damiano, figlio di Amedeo Damiano presidente dell’Ussl 63 di Saluzzo ferito mortalmente in un agguato intimidatorio il 24 marzo 1987 a opera di un gruppo criminale.
Le iniziative organizzate in occasione della 1ª Giornata della Memoria proseguono martedì 21 marzo alle 20.45 con lo spettacolo teatrale “Senza motivo apparente” e giovedì 23 marzo alle 20.30, nel salone consiliare, con un consiglio aperto di Confartigianato Imprese Cuneo zona di Borgo San Dalmazzo sul tema “Abusivismo, danno economico sociale”.