In quel tempo, un giovane e brillante economista di area socialista scrisse un libro dal titolo “La strategia delle riforme” che rappresentò la bandiera attorno alla quale persone “dal sangue freddo” cercarono di opporre una qualche resistenza alle teorie rivoluzionarie. Siamo nell’anno 1968 e le migliori menti s’infervoravano per spalancare all’Italia orizzonti che spaziavano dalla via cinese
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