Cuneo – “Se a qualcuno interessa invecchiare bene, questa è la conferenza giusta”.
Con queste parole l’editore cuneese Nino Aragno ha aperto l’incontro svoltosi venerdì 10 marzo a Villa Tornaforte, https://laguida.it/2022/09/21/a-villa-tornaforte-si-parla-delle-eccellenze-sanitarie-cuneesi/ con il medico psichiatra e scrittore di fama internazionale Vittorino Andreoli, sul tema: “La vecchiaia come visione del mondo”.
Presentato da Luigi Salvatico (presidente del Comitato etico del Santa Croce e Carle, delle Asl Cn1, Cn2 e dell’Astigiano) Andreoli, classe 1940, ha trattato l’argomento con la profondità e la coinvolgente vivacità che lo caratterizzano e che lo rendono molto amato anche dal grande pubblico.
Della vecchiaia Andreoli ha messo in evidenza tanti aspetti e ha sottolineato come la visione dominante della società odierna faccia sì che essa venga percepita in un modo che non corrisponde a quello che essa è davvero: un fatto incredibile e recente, una nuova età di cui attualmente si sa ancora assai poco.
“Quando mi dicono di usare un’alternativa al termine vecchio, per esempio anziano, longevo, della terza o quarta età, o, come dicono ora in inglese “fullgevity” – ha affermato – io dico no. Preferisco vecchio. La vecchiaia è l’ultimo capitolo di un bel libro che forse serve anche a spiegare meglio i capitoli precedenti”.