La dimora è settecentesca ma il lettore non deve pensare a prati perfetti o avite eleganze: nell’involucro, pur nobile e sobrio, di questa villa è celata un’officina, in cui una decina di persone vestite di camici grigi lavorano a complesse operazioni di pulizia, scomposizione e ricomposizione di delicati congegni: è il restauro (ma a volte anche la costruzione) degli organi. Salendo un’antica scala a chiocciola
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