La fregatura è contenuta già nelle parole, o meglio, nel modo di usarle. Perché ogni parola è inconsciamente associata a pensieri, emozioni, sensazioni buone o cattive, gradevoli o tristi. “Bio” lo associamo a carote e insalatine, a una forma di agricoltura pulita, a salute e vitalità, (non per niente bios in greco vuol dire proprio vita), ma messo davanti al sostantivo “digestore” significa invece
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