Torino – Una docu-serie sulla Sindone di Torino in quattro puntate. Un modo per raccontare l’avventura della Sindone che continua a interrogare i mondi della scienza e della fede.
Il Custode pontificio della Sindone, l’arcivescovo di Torino mons. Roberto Repole, ha illustrato il progetto crossmediale al Polo Teologico torinese. collegando il progetto alle esperienze di fede, ricerca scientifica, devozione che da secoli coinvolgono la storia del Telo. E diventano un utile strumento di riflessione durante il tempo quaresimale.
Il progetto consiste in una serie di 4 puntate, ognuna della durata di 9 minuti. Video e podcast sono stati prodotti da Officina della Comunicazione, società di produzione specializzata nella realizzazione di documentari culturali e religiosi, in collaborazione con l’associazione culturale Officina e Territorio e con la diocesi di Torino e sono state sostenute dalla Fondazione CrT del presidente Giovanni Quaglia. La regia del lavoro è stata affidata a Omar Pesenti.
“Credo che gli scienziati abbiano provato un forte interesse nei confronti della Sindone – ha detto – monsignor Repole – precisamente perché da duemila anni c’è nel mondo il racconto di Gesù Cristo. Se non ci fosse stato questo racconto, se non ci fosse stata la testimonianza dei primi discepoli e della Chiesa vivente di Cristo morto e risorto penso che la stessa scienza non avrebbe avuto così grande interesse ad occuparsi di un telo come quello sindonico”.
“La Sindone, sin dalla sua comparsa – ha detto il professor Gianmaria Zaccone, direttore del Centro di Studi sulla Sindone – ha provocato l’attenzione degli studiosi, oltre che la devozione delle persone. C’è un bisogno di conoscenza che rimanda direttamente a quel mistero che il Telo rappresenta. Dalla fotografia all’informatica al mondo di Internet, le discipline del ‘vedere’ sono sollecitate a indagare e diffondere l’informazione intorno al Telo”.