Venerdì 3 marzo, alle 21 al Teatro Toselli, nell’ambito della rassegna Interscambi Coreografici, la Compagnia EgriBiancoDanza presenta lo spettacolo “Trittico Contemporaneo”, con le tre recenti produzioni “Bright Feathers”, “She Screams” e “A Way” del coreografo Raphael Bianco.
“Il Trittico – spiega Raphael Bianco – dimostra come la danza sa essere veicolo di urgenze ed emergenze della contemporaneità e come essa può evocare, senza utilizzare la parola, riflessioni ed emozioni profonde, raccontando al pubblico le tante sfaccettature della società. Le tre produzioni che lo compongono parlano, anche attraverso la scelta di musiche importanti, di temi quali la guerra in Ucraina, e in particolare dell’attesa di una probabile catastrofe, della femminilità e delle donne, e ancora dell’identità di genere quando questa crea una sofferenza procurata dalla sensazione di non trovarsi nel corpo giusto”.
Le produzioni
Con Bright Feathers, la compagnia porta sul palco la storia di un percorso di rinascita, di chi metabolizza il proprio disagio, la violenza subita non solo dall’esterno, ma soprattutto dall’incessante conflitto interno: lacerante e crudo. Bright Feathers è il desiderio di essere finalmente se stessi, armonizzando la propria anima. Le piume luminose sono la terra promessa per un corpo e per un’anima che vogliono risplendere e non nascondersi prima di tutto a sé stessi, per incontrare l’identità che ci rende felici ed orgogliosi di esistere. Bright Feathers è un trio maschile dove la danza è un rituale di iniziazione e catarsi. Un dialogo con l’anima oscura che ci abita e muove, e che ci rivela dubbi, disagi e istinti a volte indicibili e inconfessabili anche a noi stessi. Un confronto con il nostro alter ego che ci fa vergognare e fuggire ma al contempo ci stimola, anche crudelmente, a trovare una armonizzata dimensione di esistere ed essere: una nuova e luminosa identità a dispetto delle convenzioni.
She Screams è un lavoro al femminile sull’amore: frammenti di passione e dolore fragilità e forza, dolcezza e follia. Il potere immenso dell’amore che può essere devastante o vivificante visto attraverso un caleidoscopico ritratto gestuale focalizzato su tre donne accompagnato dalle ruvide, appassionate, graffianti canzoni di Janis Joplin.
Con A_Way il coreografo Raphael Bianco fa una riflessione artistica su un periodo di profonda inquietudine, interrogandosi sul ruolo dell’artista come testimone e interprete del tempo presente, cercando di dare corpo alle sensazioni di questo periodo di guerra vicina, soprattutto per l’attesa snervante di chi inerme si è trovato sull’orlo di un abisso, davanti al bivio delle scelte, partenza o resistenza, trovare un modo per vivere o per andare via come il suggerisce il gioco di parole inglese (a_way). La musica di Arvo Pärt, compositore estone che sotto il dominio sovietico scrisse la partitura scelta dallo stesso Rapahel Bianco dal titolo “Sara was ninety years old, che però per motivi di censura venne intitolata “Modus”, regala con la sua musica bellezza e dolore, speranza e mistero: questa è la prospettiva su cui si snoda una danza inquieta e adrenalinica alla ricerca di pace.
La Fondazione Egri incontra il pubblico
Venerdì 3 marzo alle 18.30 presso il Rondò dei Talenti, la Fondazione terrà poi il primo di sei incontri gratuiti dal titolo “Ipuntidanza – Incontri con la Fondazione Egri”, un progetto di audience engagement che consente attraverso dialoghi e confronti organizzati prima degli eventi performativi di approfondire i meccanismi della costruzione coreografica. “Si comincerà parlando di danza contemporanea e di come essa sia in grado di veicolare e raccontare, solo attraverso il movimento, quelle che sono le tematiche e gli umori che caratterizzano il mondo di oggi”.
La rassegna Interscambi Coreografici
La rassegna Interscambi Coreografici proseguirà poi fino a dicembre con nove appuntamenti complessivi, otto al Toselli e il Gala della danza in piazza Virginio a luglio con ospiti internazionali, e due eventi outdoor nei territori devastati dalla tempesta Alex. “Questi due appuntamenti all’aperto, a cura dell’associazione Formica Lab, si terranno nei pressi di Limone – conclude Bianco – e porteranno i ballerini fuori dal teatro facendoli danzare in un paesaggio ferito e disegnando dei tracciati su cui il pubblico andrà a piantare fiori. Si tratterà di due occasioni, una a fine maggio e l’altra a metà giugno, per avvicinare alla danza un nuovo tipo di pubblico e viceversa per rivitalizzare il paesaggio. Il tutto nell’ambito di un progetto biennale iniziato con Mirabilia e dedicato alla potenza della natura. In generale sarà una rassegna dedicata alla danza italiana e dalla forte connotazione che speriamo il pubblico cuneese possa apprezzare”.