Alba – L’albese Egea e la lombarda A2A sarebbero in trattativa per un’acquisizione. O meglio il colosso lombardo A2A potrebbe acquistare Egea Energia, la multiutility di Alba di luce e gas, che si trova alle prese con con la crisi energetica dello scorso anno e gli extra costi di gas ed elettricità.
Le notizie sulla stato di salute della multiutility albese si rincorrono da settimane tanto da finire sia in consiglio comunale ad Alba che in quello di Mondovì, dove Egea non solo gestisce diversi servizi ma i Comuni detengono una partecipazione importante nell’azionariato dell’azienda.
I conti di Egea a causa della crisi energetica a seguito della guerra in Ucraina che hanno creato un proglem finanziario comune a tante utility, piccole e medie, hanno chiuso a fine del 2022 con debiti verso i fornitori per 101,4 milioni di euro, mentre l’esposizione finanziaria con le banche è di 125 milioni di euro per un finanziamento fornito da Macquarie Bank lo scorso 12 dicembre, con sopra una garanzia Sace pari al 90%. Ma Egea è un’azienda ben radicata sul territorio, una realtà pubblico-privata con 103 Comuni azionisti e 130 piccole, medie e grandi aziende private dell’area di Alba e Langhe e una fitta rete di oltre 300 mila clienti. in tutta Italia e un fatturato superiore al miliardo. E conta quasi 1.800 dipendenti.
Le note di A2A e Egea
Alla diffusione della notizia dell’entrata del colosso lombardo sul mercato piemontese sono state diffuse due note da parte dei due soggetti interessati. Prima A2A ha specificato che: “Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa in relazione ad una possibile acquisizione di Egea, A2A ha precisato che nella scorsa settimana – su sollecitazione dei soci di riferimento di Egea – la società si è limitata ad avviare colloqui di carattere preliminare ed interlocutorio che, pertanto, risultano assolutamente non vincolanti per l’azienda quotata al FtseMib”. Successiva è stat la nota di Egea che ha scritto: “Nell’ambito delle politiche di consolidamento e sviluppo volte al rafforzamento di Egea, la società sta valutando la decisione di definire una partnership industriale con un primario operatore del settore. Si è di conseguenza attivato un confronto con A2A, agli esiti del quale si valuteranno i passi successivi da percorrere o eventuali altre possibili opzioni”.
I consigli comunali di Alba e Mondovì
Intanto nelle scorse ore si è parlato di Egea sia nei consiglio comunale di Alba che in quello di Mondovì. In quello albese si dicusteva un’interrogazione della minoranza che chiedeva notizie al sindaco “sulla crisi di liquidità di Egea dovuta alle difficili contingenze del mercato dell’energia”. Il sindaco Carlo Bo ha specificato: “Egea è diventata ciò che è anche per il fatto di essere nata ed essersi sviluppata in questo territorio. Credo che si debbano prendere delle decisioni, auspico che la proprietà lo faccia”.
Il Comune di Alba detiene il 5,3% del capitale di Egea.
A Mondovì è Rocco Pulitanò, consigliere comunale capogruppo di Fratelli d’Italia a Mondovì ha porre l’accento sulla questione, perché nel Comune monregalese tramite la società Ardea srl, dEgea gestisce il servizio di illuminazione pubblica in città, oltre a controllare al 100% la Tecnoedil SpA, che costituisce parte integrante delle società Alta Langa Servizi S.p.a. (che gestisce il centro raccolta rifiuti) e MondoAcqua Spa (che gestisce il ciclo idrico integrato). Inoltreb unod egli ultimio atti della giunta Adriano fu l’acquisto di 15 azioni Egea per un totale di circa 2 mila euro.
“La cessione di Egea a A2A – evidenzia Pulitanò – sarebbe dovuta alla lievitazione dei costi dell’energia, che negli ultimi tempi sono diventati insostenibili, con un debito verso i fornitori che a fine 2022 ammontava a oltre 101 milioni di euro, di cui 74 milioni già scaduti, inoltre, a fine ottobre scorso Egea aveva oltre 330 milioni di euro di crediti verso i clienti. Siamo preoccupati che la possibile cessione di Egea ad A2A possa portare a sviluppi complessi, con ricadute anche sul territorio comunale su servizi essenziali alla popolazione”.