Mondovì – In seguito a una lite con la moglie del vicino, quello l’avrebbe minacciata puntandole addosso il fucile da caccia e per questo adesso A. S. è a processo davanti al tribunale di Cuneo. I vicini di casa, protagonisti della furiosa lite che si verificò nel 2017 nel cortile del condomino di Mondovì dove abitavano, sono gli stessi chiamati a rispondere di lesioni e minacce in un altro processo per fatti che si verificarono due anni dopo. A raccontare l’episodio oggetto del processo è stata la donna che si è vista puntare addosso il fucile dall’uomo che era da poco rientrato a casa da un pomeriggio di caccia: “Stavo pulendo casa e tenevo le finestre aperte e una porta ha sbattuto per via della corrente. Ho sentito la vicina che si lamentava per il rumore e ha iniziato a insultarmi”. La lite sarebbe proseguita quando tornarono i mariti a casa: “Ero uscita per avvisare mio marito che la cena era pronta, la vicina mi insultò ancora e io le ho dato uno schiaffo. A quel punto ho sentito il marito che incitava la moglie a prendere un coltello e ad aprirmi la pancia. Entrò in casa, prese il fucile e uscendo in cortile me lo puntò addosso mentre io ero sul balcone. Mio marito che si trovava in cortile gli ha preso il fucile e lo ha rimesso nella custodia”. La versione della donna è stata confermata dal marito: “L’ho visto frugare ma non so se il fucile fosse carico, so che poi i Carabinieri gliel’hanno portato via”. Da quella lite in poi si susseguirono discussioni e insulti reciproci fino alla rissa del giugno 2019, in cui furono coinvolte A. S. e la signora oltre al marito e al figlio di lei, ora tutti a processo con l’accusa di lesioni e minacce. Per quanto riguarda questo episodio di minacce invece l’udienza è stata rinviata al 4 maggio per ascoltare l’ultimo testimone e per la discussione.