Cuneo – Smantellare il Carle per costruire il nuovo ospedale intorno a ciò che resterà dell’edificio “vincolato” risalente agli anni Trenta. La crealizzazione del grande nuovo ospedale unico di Cuneo deve necessariamente affrontare l’ostacolo della convivenza di un grande cantiere che deve abbattere molti edifici con reparti e ambulatori oggi funzionanti e operativi, con il contemporaneo mantenimento dei servizi dell’attuale nosocomio Carle di Confreria. Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Una convivenza che rischia di rimanere soltanto nominale, un annuncio riportato più volte e anche in modo ufficiale nella Conferenza di intenti dallo stesso direttore generale del Santa Croce e Carle, Elide Azzan. Nella realtà le cose sembrano muoversi verso soluzioni differenti