Anita è una chef in seconda di alto livello in un importante e costoso ristorante londinese, alle prese con un marito passivo e aggressivo che solo l’amore deve averle impedito di mollare anni prima che lui avesse due ictus. Lui ha lasciato nelle sue mani la genitorialità di due figli, senza mai esitare a dedicare ore alla sua promozione, mentre lei si occupa di tutto a casa. Ora Anita si trova a dover unire il suo lavoro nella cucina del ristorante con il crescente fardello di gestire Patrick, ormai caduto nella demenza e che ha bisogno di cure continue. Ma man mano che le pressioni su di lei aumentano, prende in considerazione tutte le opzioni, incluso lo stoccaggio dei barbiturici di Patrick nel caso fosse necessario portare le cose a una conclusione definitiva. Poiché è in gran parte sola, lo fa per disperazione, ma anche per un senso di pietà per Patrick mentre si deteriora. Mentre Anita nel presente sogna di aprire il proprio ristorante, sostenuta dal suo positivo e costante interesse romantico per Peter, Raisin segue il suo sviluppo da un’infanzia molto incerta, attraverso una breve carriera di insegnante e infine la sua formazione come chef di talento. Eppure in questa complicata situazione Anita si occupa di trovare l’equilibrio, affronta le esigenze contrastanti di lavoro e cura, e affronta da sola le domande disperatamente difficili che dominano le ore piccole di tanti badanti. Un romanzo commovente, insolito e bellissimo che traccia il percorso del solitario incompreso, della persona abbattuta dalle circostanze con una sottile attenzione ai desideri che trasformano o ostacolano, alle passioni e ai sogni intensi.
Fame
di Ross Raisin
La nave di Teseo
22 euro