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Domenica 22 dicembre 2024

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Elly Schlein al Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo

La candidata alla segreteria del Pd: “Ricordare è fondamentale, no all’odio e ai nazionalismi”

La Guida - Elly Schlein al Memoriale della Deportazione di Borgo San Dalmazzo

Borgo San Dalmazzo – Tappa a Borgo San Dalmazzo, questa mattina (sabato 28 gennaio), per Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd, prima dell’incontro pubblico a Cuneo.

Accompagnata dall’onorevole Chiara Gribaudo, coordinatrice dei comitati che la sostengono, Schlein ha visitato il Memoriale della Deportazione e il vicino percorso didattico di Memo4345, accolta dalla sindaca Roberta Robbione, dall’assessora alla Cultura Michela Galvagno e dal responsabile di Memo4345 Roberto Bianco.

Schlein ha potuto ascoltare dalla voce della sindaca la storia del campo di raccolta allestito a Borgo San Dalmazzo nel 1943/44, del viaggio senza ritorno verso Auschwitz e dell’impegno di tanti “Giusti” (riconosciuti o anonimi) che si spesero per nascondere e mettere in salvo decine di ebrei perseguitati e in fuga.

“Abbiamo bisogno di ritrovare credibilità – ha detto Schlein interrogata sul futuro del Pd -, contrastando ogni forma di disuguaglianza, combattendo il lavoro precario e affrontando l’emergenza climatica. Abbiamo bisogno di dare al Paese una proposta che sia alternativa a quella di questa destra che già nei primi tre mesi di governo ha dimostrato di non avere le soluzioni per i problemi che pesano sulle famiglie italiane”.

Sul significato della tappa a Borgo ha aggiunto: “Ricordare è fondamentale. Voglio ringraziare la sindaca che mi ha raccontato come è nato questo progetto molto bello, visitato da centinaia di giovani. Si vede che ci hanno messo del cuore per raccontare una storia che è una storia di questa comunità, ma in realtà è una storia di tutto il Paese. È una storia di tanti Giusti, come don Viale, che hanno accolto nelle loro case gli ebrei in fuga, anche a rischio della loro vita. Ma è anche una storia di odio, di intolleranza, di violenza. Anche oggi l’odio è dilagante, non solo in Italia ma in Europa. Purtroppo siamo in mezzo a una nuova guerra nazionalista e non abbiamo ancora capito che il nazionalismo nel nostro continente porta soltanto guerra, morte e distruzione. È fondamentale riuscire a fare educazione anche attraverso la Memoria”.

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