Cuneo – C’è stata anche una notifica in carcere a Cuneo per una persona detenuta in regime di 41 bis, tra i passaggi della maxi operazione scattata all’alba di oggi (giovedì 26 gennaio) con la ‘ndrangheta nel territorio di Vibo Valentia e non solo: le cosche Mancuso, La Rosa, Il Grande e Accorinti erano attive con affiliati un po’ in tutta Italia, come dimostra l’azione coordinata dalla Dda di Catanzaro con 56 le misure cautelari e il sequestro di beni per 250 milioni di euro. Non solo Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Palermo, Avellino e Benevento, ma anche Parma, Milano, L’Aquila, Spoleto e Civitavecchia, e appunto anche Cuneo. Le accuse sono di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, nonché corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa.