Saluzzo– I bambini cinesi di Barge e Bagnolo, che lui amava profondamente, lo chiamavano ‘nonno’. Lui aveva imparato il cinese a 65 anni, per essere più vicino ai bimbi dagli occhi a mandorla, che vivono, numerosi (sono 2.500), ai piedi del Monte Bracco dove lavorano nelle cave di pietra. Don Cesare Maero era nato il 2 maggio 1935 a Saluzzo, a Ruata dei Re. Amava la musica, era un artista che disegnava e dipingeva, era un prete delicato, sensibile e attento agli altri. Amava ricordare che “con l’entomologo di fama nazionale Franco Cavazzuti ho iniziato ad amare il cinese. E così all’Università di Venezia ho preso la laurea triennale in Lingue e culture dell’Asia Orientale. Mi appassionano le etnìe e i loro dialetti. Il cinese però è più difficile dell’italiano”.
Dei bimbi cinesi, raccontava: “Ci vogliamo davvero bene, e per 10 anni ho frequentato le loro povere case. Ho smesso di andare tutti i sabati all’oratorio di Bagnolo alla fine del 2014. Sono meravigliosi! L’essenziale è dare a loro amicizia, amore, sicurezza e tanta bontà, oggi purtroppo siamo ancora tanto distaccati. Gesù diceva: ‘Chi riceve il più piccolo di questi, riceve me’… sono degli splendidi boccioli che un giorno si apriranno alle bellezze del Cristianesimo. Li ho fatti dipingere, li ho fatti giocare, ho spiegato a loro le nostre tradizioni, siamo diventati amici. E poi ho visto quanto don Aldo Mainero ha fatto per loro… L’incontro con loro ha lasciato in me una grande serenità”.
Per gli amici cinesi, don Cesare aveva anche fatto stampare 200 Bibbie in cinese, e le aveva regalate a loro. I suoi funerali si svolgeranno giovedì 26 gennaio alle 10.30, nella Cattedrale di Saluzzo.