Cuneo – Questa sera, martedì 24 gennaio alle ore 21 si parla di sanità cuneese con il dibattito “Nuovo ospedale: solo parole?”. A organizzare tre dei gruppi consiliari di minoranza del Comune di Cuneo, gli Indipendenti, Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni. L’appuntamento è al Centro di Documentazione Territoriale di largo Barale con gli interventi dei consiglieri comunali Ugo Sturlese, Giancarlo Boselli e Claudio Bongiovanni ma anche di Bruno Favilla, segretario sindacale Anaao dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle, e Roberto Grillanda, ex dirigente della Provincia di Torino.
Il dibattito pubblico era stato richiesto in consiglio comunale da Ugo Sturlese nel dicembre scorso, un dibattito previsto dalla normativa nei casi di grandi opere pubbliche, sul progetto di partenariato pubblico privato, presentato dal gruppo Fininc, per il nuovo ospedale unico di Cuneo. Il consiglio comunale aveva però bocciato la richiesta di avviare la procedura che avrebbe ulteriormente allungato i tempi.
Ma all’Aso la procedura di analisi delle proposte progettuali sta andando avanti?
Al lavoro da una parte c’è l’Advisor, la Paragon Business, e dall’altra il gruppo di lavoro aziendale di analisi del processo specifico clinico gestionale del futuro nuovo ospedale creato con l’Ausl Romagna che sta valutando il progetto del Ppp. L’Advisor Paragon sta analizzando e comparando le varie proposte per arrivare a fine gennaio alla valutazione, al cosiddetto PSC (Public Sector Comparator), che è il documento finale che indicherà quale sia il progetto più conveniente.
“Ci stiamo confrontando quotidianamente con i due gruppi di lavoro – spiega il direttore generale Elide Azzan – e come annunciato a fine gennaio saremo pronti e a febbraio si terrà la Conferenza dei servizi”.
La conferenza di intenti, il documento lanciato un po’ a sorpresa a fine novembre per sottoscrivere la volontà di procedere, non è ancora stato firmato da tutti e l’intervento della direzione dell’ospedale di chiarificazione della proceduta è stato richiesto da diversi soggetti, primo fra tutti la Camera di Commercio. Ma quella che tutti aspettano è l’atto ufficiale della Conferenza dei servizi, uno strumento previsto dalla legge, che garantisce un tempo di confronto per un’opera fondamentale per la provincia, tra Psc e progetto preliminare, sei mesi per l’analisi dei passaggi burocratici e poi la prima gara.