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Martedì 5 novembre 2024

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Opportunità di sviluppo per il cicloturismo in Piemonte

Presentati i risultati dell’indagine dell’Osservatorio Turistico della Regione con uno specifico focus sull'estate 2022

La Guida - Opportunità di sviluppo per il cicloturismo in Piemonte

Torino – Dai risultati della prima indagine da parte dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte con uno specifico focus sull’estate 2022 emergono le richieste del mondo degli operatori del cicloturismo piemontese, dalle quali prenderanno il via una serie di iniziative di sviluppo del settore ma anche nuove proposte normative. L’obiettivo è quello di migliorare l’offerta e la comunicazione delle attività, potenziare la promozione di alcuni territori, far crescere le reti di collaborazione tra soggetti, intervenire con nuove norme sugli accompagnamenti. L’inchiesta, realizzata intervistando tramite questionario online gli accompagnatori cicloturistici iscritti agli albi provinciali e le imprese che si occupano di noleggio di biciclette sul territorio piemontese (500 i contatti del database complessivo), è un progetto condiviso nella metodologia e nelle finalità con i referenti regionali della Direzione Turismo e dell’Assessorato regionale, la neonata AGAC – Associazione Guide e Accompagnatori Cicloturistici, le ATL – Agenzie Turistiche Locali – e i Consorzi Turistici.

Negli ultimi anni si è registrata una crescita esponenziale di cicloturisti in Italia: nel 2019 nel nostro Paese sono state vendute 1,7 milioni di biciclette, mentre quasi 2 milioni di italiani la usano come mezzo di trasporto quotidiano. Il cicloturismo – comprendendo turisti italiani e stranieri – ha generato quasi 55 milioni di pernottamenti, corrispondenti al 6,1% del totale e generando una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionali dei turisti. Lo stesso rapporto rivela come nel 2020, per la prima volta in Italia, l’attività sportiva sia diventata la principale motivazione di viaggio. Tra gli accompagnatori cicloturistici iscritti negli albi provinciali del Piemonte, il 58,2% è regolarmente abilitato, tuttavia la professione di accompagnatore cicloturistico in Piemonte è svolta nella maggior parte dei casi (87%) come attività secondaria, mentre la provincia in cui operano maggiormente gli accompagnatori è Cuneo (43,5%), in particolare sull’area delle Langhe e sull’itinerario dell’Alta Via del Sale, seguita da Torino (21,2%) con la Valle di Susa. Entrando più nel dettaglio della clientela, emerge che la maggior parte sceglie un’esperienza giornaliera (81,7%) da vivere tipicamente in gruppo, oppure con la famiglia o il partner. Normalmente, si prediligono itinerari facili (43,3%) da affrontare con l’e-bike (57,2%), la quale nel 60,3% dei casi viene noleggiata. Per quanto riguarda la loro provenienza, si tratta principalmente di clienti italiani: locali – piemontesi che si spostano all’interno della regione – oppure da regioni limitrofe, come Lombardia e Liguria. Coloro che arrivano dall’estero, invece, sono tipicamente francesi, seguiti da tedeschi, olandesi e scandinavi. Rispetto alla stagione estiva precedente, il numero di uscite e di accompagnamenti è rimasto costante nel 45% dei casi, mentre più del 36% segnala un aumento. In linea generale, la tariffa applicata si aggira intorno a 50 euro a persona.

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